Non c’è un momento preciso in cui ho deciso di diventare Life Coach, ma una serie di incastri perfetti, inciampi e incroci che mi hanno portata su questo sentiero, in cui accompagno donne in evoluzione evolvendomi io stessa.
C’è stata senza dubbio una scintilla, uno scoppio d’inizio, un momento in cui ho sentito bruciare dentro me qualcosa che mi spingeva sempre più a riappropriarmi dei miei spazi e dell’essere protagonista della mia vita: sono madre di 3 bambini, di cui due gemelli, desiderati e amati in ogni loro singolo attimo, ma causa, naturalmente, di una rivoluzione nella mia quotidianità.
Le giornate passavano una dopo l’altra scandite dalla cura dei miei figli, e mattine e sere scorrevano mentre io mi sentivo inghiottire da questo ruolo che tendeva a inglobare tutte le altre me. Sono sempre stata una donna indipendente e lavorare per me significa espressione, creatività, libertà, autonomia. E questo iniziava a mancarmi davvero molto.
"Siamo i protagonisti indiscussi nel teatro delle nostre vite, abbiamo enormi responsabilità verso noi stessi".
Finché un giorno, spinta dal mio bisogno di comunicare e di aprire il mio piccolo mondo al resto del Pianeta, inizio a scrivere su un blog le mie avventure di mamma di gemelli, con ironia ed entusiasmo.
Questi contenuti infatti riscuotono subito successo e iniziano per me le prime collaborazioni come content creator. In quel periodo succede davvero molto: mi viene chiesto di partecipare attivamente alla gestione e promozione di un blog assieme ad una socia, e contestualmente nasce il mio terzo figlio.
Di nuovo vengo investita dal turbinio della quotidianità e dell’imprevedibilità, tanto che questo progetto non riesce ad espandersi perché nelle nostre rispettive vite, mie e della mia socia, accadono cose che ci portano altrove, ma da lì parte tutto e si creano contatti molto duraturi.
Senza saperlo avevo messo le fondamenta a ciò a cui sto lavorando oggi: mi sono ritrovata ad aver assaggiato il pezzettino di un mondo che davvero mi piaceva, che ero riuscita a creare con le mie forze e con il mio carisma, in collaborazione con altre donne e per le donne, indipendentemente dalla loro età, dal loro status di madri o meno.
Decido quindi che non poteva assolutamente finire così.
Chiedo quindi aiuto ad una professionista di social media marketing e di inizio a lavorare ad un progetto tutto mio, Oggi mi sento, e ad iscrivermi prima all’università di Psicologia e poi ad un corso di Life Coaching. Quel periodo non poteva essere solo un capitolo isolato, ma l’incipit della mia nuova vita.
Per Oggi mi sento ho scelto fin dall’inizio delle collaboratrici che trattino la crescita personale da vari approcci per permettere alle nostre clienti di lavorare su sé stesse attraverso varie discipline, sentendosi incluse in un gruppo di donne che vivono situazioni simili.
Ho lavorato molto su di me per capirmi, sul mio vissuto e sulle mie emozioni, perchè è solo così che possiamo migliorare la nostra vita e il mondo di cui facciamo parte come piccoli ma fondamentali tessere di un puzzle in cui siamo tutti connessi. Non c’è una ricetta magica, un tasto di accensione, una svolta, ma una moltitudine di sfumature, incroci, inciampi, approcci, tentativi. Ho portato nella mia professione il mio vissuto di donna che ha rinunciato a tutto per fare la mamma e si è sentita inghiottita da un ruolo, insieme al percorso che ho fatto per tornare indietro a riprendermi per mano e ripartire. I momenti di crisi non devono spaventarci ma essere occasione di cura di noi stesse assicurandoci di avere tutti gli strumenti per affrontare il cambiamento.
Allo stesso modo desidero accompagnare donne alla scoperta di sé attraverso percorsi in cui mostrare loro i propri strumenti, le proprie consapevolezze e forze, in modo che diventino le vere eroine della propria storia.
