Oggi mi sento invidiosa, ma lo ero anche ieri e probabilmente lo sarò domani, tuttavia faccio fatica ad ammetterlo: vi risuona? E’ giunta l’ora di parlare di INVIDIA.
Di tutti i sentimenti che proviamo nel corso di una vita, l’invidia spesso diventa una parete invisibile dietro cui nascondersi. Uno specchio a cui sfuggiamo, un giudizio che temiamo. Si riconduce all’invidia il primo omicidio della storia Sacra: Caino che uccide Abele perché non riusciva ad accettare il fatto che fosse il preferito di Dio.
Un sentimento insito in noi, anche in quelle persone che sostengono di non essere invidiose: eccerto, vi dico io, mica tutta l’invidia è uguale!
Non tutti desideriamo la tragedia per l’amica più in forma di noi, per il capo più ricco o per la blogger con più followers, tuttavia l’invidia porta sempre emozioni contrastanti: senso di inadeguatezza, insicurezza, vittimismo. A volte ci trasforma in giudici severi e onniscienti, altre volte ci rende persone poco concentrate sul nostro cammino, altre volte ci rende cattivi: l’invidia, se non gestita e arginata, può portare davvero a desiderare il male fisico dell’altra persona.
Giù la maschera: guarda in faccia l’invidia che provi
Uno dei segnali inequivocabili dell’invidia è il nostro senso d’inferiorità: se ti senti inferiore, qualsiasi successo altrui, che in ambito familiare o che sia visto attraverso il mondo dei social, diventa una valida ragione per sentirsi un fallimento.
Vi parlo un pò di me: senza apparente motivo, non ho mai apprezzato il mio aspetto fisico. Sono cresciuta con una nonna che metteva l’esteriorità prima di tutto e tutti, io stessa vivevo nel perenne paragone con cugine e coetanee, e guarda un pò, per mia nonna non ero mai all’altezza. La cosa assurda è che non ero meritevole di lodi tra le mura di casa, ma al di fuori delle stesse mura, io per mia nonna ero la migliore, un trofeo di educazione e bellezza e buone maniere da sbandierare e di cui vantarsi: pensate quanta confusione mi ha creato tutto ciò in fase di crescita. Semplicemente non sapevo chi ero e non sapevo guardarmi con occhi veritieri.
IL GIUDIZIO VERSO ME STESSA PASSAVA SEMPRE ATTRAVERSO GLI OCCHI DI CHI MI GUARDAVA.
Perché vi racconto questo? Perché spesso le nostre insicurezze hanno origini antiche, spesso ci sono state addossate dalla famiglia, spesso ne portiamo il peso anche solo per averne sentito parlare così tanto. Aver avuto una famiglia estremamente giudicante, può aver fatto di voi dei giudici spietati o delle persone che temono così tanto il giudizio tanto da restar paralizzati nella non-azione.
In buona sostanza, l’invidia si nutre delle nostre insicurezze.
Riconosci il tuo valore: prendi il posto che ti spetta in questo mondo

Io lo so come ti senti: ferma in un mondo che gira. Tutti sembrano andare avanti, raggiungono i propri obiettivi, e tu invece resti ferma. Okay, è giunto il momento per me di dirti che spesso vediamo ciò che vogliamo vedere; spesso idealizziamo persone e situazioni, vedendo del luccichio dove non c’è.
La vita degli altri ci sembra perfetta, l’erba del vicino è sempre più verde, no? E se anche fosse, dov’è il problema? Dentro di te. Lì, nel tuo vuoto, nelle tue mancanze, nella tua insoddisfazione. E’ lì che devi lavorare se vuoi far si che l’invidia che provi diventi un motore per raggiungere i tuoi obiettivi, per renderla costruttiva.
Impara dalla gratitudine: se vivi nella mancanza costante, ti mancherà sempre qualcosa

È okay essere ambiziose, ma vivere nella mancanza perenne di quel qualcosa che potrebbe, dico, potrebbe renderci felici, può diventare il modo perfetto per condurre una vita priva di soddisfazioni.
Pratica la gratitudine, ma senza accontentarti! Non devi dire grazie abbassando le spalle, ma sentirla dentro, nel profondo, e questo non esclude tu possa sentire anche di meritare di meglio!
Il mio concetto di gratitudine non parte dal presupposto che “va bene tutto”, ma dalla consapevolezza che abbiamo grosse responsabilità circa la nostra felicità. La gratitudine va sentita e anche destrutturata, altrimenti diventa l’equivalente di una preghiera che si dice perché è giusto dirla ma senza comprenderne il significato!
Usa la tua energia per colmare i tuoi vuoti
Impegnati a stare con te stessa, guardati dentro senza la paura di essere giudicata: così facendo scoprirai quali sono le tue mancanze, e potrai trovare un modo per poter colmare i tuoi vuoti.
Pensa che tutte le energie che impieghi nel guardare ciò che hanno gli altri, sono energie che stai togliendo a te stessa e che potrebbero permetterti di raggiungere meravigliosi traguardi.
Chiediti cosa vuoi veramente, e non vivere nel desiderio: ricorda che non sarai felice solo se raggiungerai quell’obiettivo o se acquisterai quel determinato bene. La felicità è qualcosa che raggiungi a prescindere, più attribuisci il potere della tua soddisfazione a cose e persone, più rincorrerai la felicità ed essa diventerà un utopia.
Cosa puoi fare di pratico per diventare la persona che vorresti?
Trasforma l’invidia in un super potere
Potresti scoprire, quando avrai iniziato ad amarti e ad essere grata per la donna che sei, che ciò che provi per qualcuno non è invidia ma ammirazione.
Sentiti libera di ammirare chi ha raggiunto determinati obiettivi, sia sul lato fisico, sia sul piano familiare che sul piano economico: che si tratti di fama e di successo, sii consapevole che nulla ci viene regalato in questa vita e che il cammino di ognuno di noi è spesso tortuoso. Tutti noi combattiamo con i propri mostri, invisibili e inimmaginabili, spesso ci facciamo letteralmente fregare dalla nostra fantasia, immaginando vite idilliache e semplici che probabilmente non esistono.
Definisci chi vuoi essere: lasciati ispirare
Scegli situazioni o modelli di persone che ritieni possano essere fonte d’ispirazione per il tuo personale cammino.
Nei processi di crescita e cambiamento, è inevitabile perdere pezzi per strada: spesso quei pezzi sono persone che anziché motivarci e ispirarci ci allontanano dal nostro obiettivo.
Tutto ciò che devi fare é smetterla di incolpare gli altri per il modo in cui ti fanno sentire! Puoi tuttavia imparare da loro: che grande gesto di umiltà ammettere che abbiamo tutto da imparare, anche dalle persone che apparentemente sembra non abbiano nulla da insegnare.
Questo ti pone in piena apertura verso il mondo, verso le novità, vero la ricchezza sotto ogni forma. Perché esiste una ricchezza che ci parla di amor proprio, di saggezza, di conquiste non solo materiali: quando capirai che l’invidia è legittima e che puoi usarla per migliorare, riuscirai a guardare il mondo con gli occhi di un bambino che sa che ogni cosa é meravigliosa così com’è, nella sua diversità.