Sul tradimento, le frasi degli altri se sei stata tradita:
“Non lo meritavi”, “Sei la vittima”, “La colpa è sempre nel mezzo”.
E poi ci sei tu che racconti di quel tuo sentirti tradita, e potresti ritrovarti a dire:
“Il mondo mi è crollato addosso”,
“Mi sento mancare la terra sotto i piedi”,
“Come ha potuto”, “Vorrei morire”
Quando sei tu ad aver tradito

HO TRADITO: “È colpa mia”, “Se solo mi avesse capita”, “Mi sono sentita invisibile”, “Mi sento una brutta persona”, “Non me lo perdonerò mai”, “Non riesco più a guardarmi allo specchio”, “Non mi riconosco più”.
IL TRADIMENTO È UN TRAUMA A TUTTI GLI EFFETTI: già, perché un trauma è un evento che irrompe nel cervello e lo disorganizza.
Immaginate un pomeriggio estivo, voi sul divano a leggere il vostro libro preferito, forse un po’ annoiate, forse sempre alla ricerca del momento perfetto, ma tutto sommato tranquille.
Visualizzate la scena.
E poi immaginate un temporale fortissimo, forse lo avete anche sentito arrivare, forse avete anche capito che avrebbe potuto fare danni: le previsioni lo dicevano.
O forse non lo sospettate minimamente che quel cielo grigio plumbeo, quel venticello tutto sommato non sgradito e percepito come pericoloso, può trasformarsi in una catastrofe.
Si, una catastrofe.
Perché improvvisamente quel temporale, previsto o inaspettato, irrompe nella vostra stanza, aprendo porte e finestre, buttando per aria tutto, rovesciando e rompendo foto, cornici e soprammobili.
Un disastro, una stanza irriconoscibile, colpita da un uragano.
Una tempesta perfetta che cancella e rovina ogni ricordo.
Una tragedia che lascia senza fiato, che riempe gli occhi di lacrime, urla e pugni.
Pugni allo stomaco, pugni alle pareti.
Questo è il TRAUMA: un evento che incide sulla persona, disorganizzandola, disorientandola.
Un evento con una portata emotiva intensa e dirompente.
Una valanga, uno tsunami, un terremoto, un uragano.
“Quando non è possibile resistere né fuggire, il sistema umano di auto-difesa viene sopraffatto e si disorganizza. Ogni aspetto della normale risposta al pericolo, avendo perso la sua utilità, tende a permanere in una modalità alterata ed amplificata per molto tempo dopo che l’effettiva situazione di pericolo è terminata”
E così rimaniamo inermi, di fronte a tutto quello scompiglio, ci guardiamo e non ci riconosciamo, guardiamo la stanza e non capiamo più dove siamo.
In alcuni casi non la sentiamo più la nostra stanza.
Era il nostro posto al sicuro e ora è il posto del dolore, del tradimento e dell’incertezza.
Il luogo che doveva proteggerci ora ci fa del male.
Il tradimento: una frattura biografica

Uso spesso nel mio lavoro questa definizione, la sento assolutamente appropriata in questo contesto, in questa cornice.
Le parole sono importanti, le emozioni le rappresentano, come in un quadro, e nella narrazione di ogni persona, nella storia che raccontiamo di noi a volte si presentano eventi stressanti e talmente “grandi” che provocano una rottura.
Un PRIMA e un DOPO.
Succede con moltissime tappe ed eventi di vita: la nascita di un figlio, un matrimonio, una malattia, un lutto, un cambio di lavoro o di casa, e anche nel caso di un tradimento.
Un tradimento, subito o agito, crea un prima e un dopo, cambia e rimescola le carte in tavola.
Cambia e ci cambia.
Una frattura nella nostra storia di vita, una fratttura biografica che modifica le nostre narrazioni.
Se prima lui o lei per te erano amore e passione, poi diventano lutto e tragedia;
Prima c’erano fiducia e trasparenza, poi tutto diviene menzogna e ambiguità;
Il tuo rapporto era sicurezza e forza, poi diventa dolore e incertezza.
Cosa si sente dopo un tradimento: fermati e ascolta
Nella quotidianità e nella corsa performante della vita, forse hai imparato a non fermarti troppo sulle emozioni e ti hanno insegnato a trovare soluzioni.
Invece io ti spingo a fermarti e a SENTIRE.
Un tradimento è un evento che mina l’identità, una ferita di attaccamento, in quanto un luogo e una persona percepiti come fonte di sicurezza e riparo divengono improvvisamente pericolo e dolore.
DOLORE, grande e irrefrenabile.
Perché lo scrivo e lo ripeto?
Per legittimarlo, perché troppo spesso siamo portati a ridimensionare, a spiegare, a razionalizzare, a far passar in fretta i brutti momenti.
Tutto ciò non è sbagliato, ma diventa un pasticcio se non è presente la fase della consapevolezza, del SENTIRE.
Come ti senti?
Cosa provi?
Cosa ti dici?
Potresti sentirti arrabbiata, ferita, delusa.
Ma anche triste, malinconica ed impaurita.
Potresti provare rabbia, amore (si, quello non scompare dopo il tradimento) o vergogna.
O ancora tristezza, disgusto o disprezzo.
Potresti dirti che è colpa tua, che ti senti morire, che non te lo meritavi, che non vai bene e che non hai fatto abbastanza.
Potresti dirti che non senti più di avere il controllo degli eventi, che ti sei impotente.
Cosa succede dopo un tradimento
Se nella mente si fa strada l’idea della catastrofe e del non poter superare il tradimento, allora il risultato è che molti frammenti dell’evento girano come proiettili impazziti nella mente, creando ferite e squarci improvvisi e fuori controllo.
Dopo un tradimento potrebbe capitarti di:
- Voler evitare la persona, i luoghi e tutto ciò che ti ricorda quel dolore
- Avere immagini e flashbak intrusivi e molto dolorosi rispetto alla persona, al tradimento stesso o a momenti della vostra storia
- Tu abbia una iper-attivazione emotiva: pianti improvvisi, momenti di rabbia, fatica a dormire, cambiamenti nelle routine
- Avviare ciò che si definisce “rimuginio mentale”, ovvero la tendenza a tornare in maniera ossessiva su particolari, racconti, messaggi o frasi cercando in maniera esasperante di analizzare e cercare risposte e spiegazioni al tradimento o ai suoi particolari.
- Provare sensazioni o esperienze di dissociazione: non riconoscerti più guardandoti allo specchio, sentimenti di distacco (sentirsi in una bolla)
Ti sei mai trovata in questa situazione?
Hai mai vissuto da vicino tutto ciò, magari riflesso nella storia di un familiare, di un’amica o conoscente?
Sono certa che la risposta sia si, e sono certa che leggendo queste parole anche tu stai pensando al prima e al dopo e alla portata di questo evento.
Cosa ne pensi?