Il vuoto d’amore di cui parleremo oggi è un ritorno alle origini, alle tue origini.
Prima di proseguire nella lettura però, leggi la prima parte di questo articolo se non l’hai ancora fatto, perché voglio condurti passo passo ad analizzare ciò che avverti come una mancanza vera e propria nella tua vita.
Il mio intento è quello di parlarti delle strategie che ti permetteranno di guardare al tuo vuoto d’amore da una nuova prospettiva, più consapevole e meno vittimistica.
Nel primo articolo abbiamo parlato della distinzione tra LONELINESS e SOLITUDINE, ti ho chiesto di iniziare ad allenare la tua consapevolezza emotiva rispetto alla solitudine che stai vivendo e di interrogarti sulla sua possibile origine. Oggi scendiamo ancora più in profondità.
Da dove arriva la tua ferita sul vuoto d’amore? Disinfetta la tua ferita e guarisci
In molte ci avete raccontato le vostre esperienze di “vuoto” e diverse di voi hanno parlato di una mancanza che ha radici lontane rintracciabili nella relazione con i propri genitori; una carenza affettiva da parte della madre e/o del padre e della quale le ferite fanno male ancora oggi.
È un tema spinoso quello delle relazioni con i genitori ma una cosa voglio dirtela: se hai una ferita che fa ancora male, non l’hai mai curata ma solo “tamponata alla bene meglio“, smettila di rimandare.
È doloroso? Difficile? Assolutamente si! Ma è necessario, e io sono qui per aiutarti a farlo.
Guarda alle fatiche, alle mancanze, alle distorsioni e ai limiti che questa ferita ha ancora oggi sul tuo presente.
Perchè pensi di non meritarti una cura? Che cosa ti porta a far finta di non vedere, a rimandare? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa scelta?
Non puoi vivere ignorando la tua ferita originaria. Forse è proprio questa che oggi ti ha portata ad essere sola, a non trovare un partner che durasse nel tempo e a scontrarti con relazioni fallimentari e deludenti. La relazione con i nostri genitori è “lo stampino” che dà forma a tutte le relazioni future, soprattutto a quelle sentimentali. Ci avevi mai pensato? Sono sicura di si, ma poi qualcosa ti ha bloccata e tenuta ferma nella tua zona franca, al riparto da nuovi dolori e delusioni.
“Sono sbagliata”: dentro al vuoto d’amore
Attenzione, non sto dicendo che sia colpa tua ma non puoi nemmeno continuare a mettere la testa sotto la sabbia pensando che ciò che ti accade nella vita dipenda solo ed esclusivamente dal caso e che sia la sfortuna che che ti fa incontrare le persone sbagliate.

So che è più “semplice” piangere, chiuderti in te stessa e crogiolarti nel dolore pensando che il mondo ce l’abbia con te, ma questo approccio mentale ti illude di stare meglio, non ti fa davvero stare meglio!
Il dolore che porti dentro e che ad ogni delusione, fallimento e separazione si fa più intenso e pervasivo, non passerà finché non riconoscerai ciò che lo ha davvero causato e non capirai quali sono gli schemi comportamentali che lo alimentano proprio come benzina sul fuoco.
Questa nuova consapevolezza ti aprirà gli occhi su come ti senti e sulla fase di vita che stai vivendo, placherà la tua rabbia e allontanerà ogni risentimento. Forse ti sembrerà di essere caduta in un pozzo e di non avere via d’uscita ma sono sicura che troverai il modo di risalire e che la luce che ti avvolgerà sarà intensa.
“La peggiore solitudine è non essere a proprio agio con te stesso”
Mark Twain
I cinque passi da compiere per superare il vuoto d’amore
Nell’ultimo articolo ho condiviso con te quattro semplici strategie utili per iniziare ad affrontare la solitudine, a guardarla in faccia senza più scuse. Le strategie di oggi sono un continuum di quelle precedenti.
1. Fai pulizia
- Non accontentarti di un’amicizia o una frequentazione se non ti fa stare bene, non valorizza davvero chi sei, insomma ti tarpa le ali anziché farti volare! Forse pensi che piuttosto di stare a casa da sola tutta la settimana, ogni tanto ti possa far bene uscire con quell’amica, anche se poi ti ritrovi ad ascoltare i suoi sproloqui e a sentirti invisibile e incompresa. Ecco, ti invito a riflettere su questo e a focalizzarti su come ti senti dopo quell’incontro, alle sensazioni che ti ha lasciato.
2. Coltivati
- Anziché uscire con quell’amica di cui sopra, perché non ti dedichi ad un’attività con la quale scoprire una nuova passione? Potresti iscriverti ad un corso, provare qualcosa di nuovo, fissare una sera a settimana in cui andare al cinema, ad un evento, a fare meditazione o partecipare a una degustazione. Non è vero che è triste fare certe cose da sole, e poi spesso gli incontri migliori si fanno in queste occasioni, provare per credere! Prova a coltivare un nuovo interesse o a recuperare una passione del passato che hai abbandonato.
3. Costruisci
- Programma la tua settimana in modo diverso da come facevi prima quando eri in coppia. Godi di ogni momento per te, fissa degli appuntamenti settimanali, dedicati a te stessa e al tuo benessere. Non aspettare che qualcuno ti chiami per strapparti dalla solitudine. Approfittane e concentrati sul riconoscere, alla fine di ogni giornata, ciò che di bello questa ti ha lasciato. Non dare nulla per scontato e ricerca il positivo, ciò che sai che ti fa stare bene.
4. Bastati
- Fare qualcosa da sola diventa brutto nel momento in cui non ti piaci, non ti valorizzi, ti vergogni di te ed eviti l’incontro con la tua parte più autentica: come puoi pensare di stare bene da sola? Inizia ad amarti e a dirti: “Io mi basto e mi amo”. Non hai bisogno di un partner per sentirti amata. Il punto di partenza è amarsi a prescindere da chi abbiamo intorno, sentire di essere abbastanza, riconoscersi la giusta dose di importanza e bellezza.
5. Affidati
- Se dovesse arrivare il momento in cui senti di non farcela, perché quella ferita è troppo profonda e grave per essere curata da te, non esitare nel contattare una professionista che possa accogliere il tuo dolore e aiutarti a guarire. Chiedere aiuto fa bene, sempre, anche quando ci convinciamo di farcela da soli per dimostrare a tutti la nostra forza.
Trasforma la solitudine in consapevolezza
Le strategie di cui sopra, ti aiuteranno a compiere quei piccoli passi necessari per vivere in modo più consapevole.
“La solitudine può portare a straordinare forme di libertà“, così diceva Fabrizio de Andrè…
Tu cosa ne pensi?
Se desideri trasformare la tua solitudine in libertà, cambiare modo di vedere ciò che ti accade e costruire una nuova vita su misura per te, puoi:
- Dare un’occhiata ai miei servizi e contattarmi per una consulenza gratuita> https://millifederica.com/pro-claudia-sara/
- Visitare il mio nuovo sito personale -> Psicologa Claudia Sara – psicologa clinica e wellness mentor
Insieme avremo modo di scoprire il percorso più adatto a te e di iniziare la tua trasformazione.
Ti aspetto al prossimo articolo. Non mancare!