Mercurio retrogrado è stato palesemente chiaro nel chiedermi di fermarmi e prendermi del tempo per me.
Durante questo tempo ho pensato di riprendere in mano un vecchio articolo su erbe e magia, da qui un doveroso approfondimento per voi affezionate lettrici sulle erbe magiche.
Ho deciso di farlo a partire dall’importanza di capire bene come muoversi quando si inizia a percorrere questo sentiero. Le erbe sono gli alleati più potenti che abbiamo, insieme agli antenati e alle nostre tradizioni. Per una strega fare una piccola scorta di quelle piante che utilizza spesso, rimane sempre un ottima idea, ma evitate di prendere più di quanto non vi occorra.
Le piante migliori sono quelle che si trovano nelle zone più remote, lontane dalle città o zone industriali.
La raccolta delle erbe: conoscere i tempi e creare una connessione

La raccolta delle erbe dovrebbe andare in base alle vostre esigenze, ma se si si riesce, sarebbe ottimale conoscere i tempi balsamici ed imparare ad attenderli. Con le erbe ma va creato un rapporto, per cui crearvi un piccolo angolo verde è la cosa migliore. Tuttavia, se non vi è possibile, è bene sempre fermarsi e creare un momento di connessione prima di raccogliere l’erba magica prescelta per la prima volta.
Non tagliate piante giovani, a meno che non sia strettamente necessario: se queste vi occorrono per incantesimi o rituali specifici, e fatelo sempre con rispetto. La connessione non deve richiedere grandi premesse o cerimonie, ma è giusto avere delle piccole accortezze: sfiorare l’erba prescelta, pensare bene all’utilizzo che ne farete, ringraziarla prima di essere raccolta e lasciare un offerta di ringraziamento.
Una delle tante offerte che io personalmente utilizzo è il latte, ma anche piccoli pezzettini di guscio d’uovo (se non siete vegani) che metto da parte poco prima per queste occasioni.
Anche dell’acqua va benissimo. La cosa importante è che l’offerta sia organica e non danneggi le piante o il terreno.
Un altro accorgimento è quello di scegliere un coltello che vi piace, ed utilizzare sempre lo stesso per questo tipo di raccolta: quello sarà il vostro utensile adibito alle erbe magiche. Se la sensazione di rimando che vi da la pianta non è ottima, vi sentite pesanti o altro, lasciatela lì dove si trova.
La conservazione delle erbe magiche
Una volta raccolte e pulite con calma e presenza, è bene riporre le erbe in un luogo asciutto e buio della casa; In alternativa, per mantenere una certa reminiscenza con il passato, potreste schiacciarle tra due legni, all’aria aperta.
Si possono essiccare con un essiccatore apposito ormai in vendita ovunque o in forno, attraverso una gradazione bassa e continua.
Una volta accuratamente essiccate, esse possono essere triturate e messe in vasetti di vetro oppure appese a testata in giù.
Se preferite triturarle, il mio consiglio è quello di “attivarle” prima di sminuzzarle.
“Attivare” le erbe a scopro magico
Ogni ritualistica può essere sia tradotta attraverso un esperienza personale, quindi non oggettiva e non universale, sia per esperienza tramandata, quindi più legata ad un retaggio e tradizioni. Non posso in questa sede descrivere la mia personale ritualistica di attivazione e incanto rispetto alle erbe magiche, ma posso darvi delle indicazioni generiche da cui poter o meno attingere. Possiamo, ad esempio, creare uno spazio apposito per questo tipo di lavoro, mettere una ciotola esclusiva per attivare erbe, radici e altro. Se dovete attivare più erbe contemporaneamente, il mio consiglio è quello di “attivarle” una alla volta e ripetere la ritualistica per ogni specie.
Si può accendere una candela che rimanda al colore della terra, come quelle di colore marrone. Possiamo poggiare le mani sulla ciotola e connetterci con le erbe, esporle alla luna piena, prima della luna piena, oppure ricoprirle con dei cristalli, anche se non lo trovo a mio parere un gesto originale o tradizionale.
In stregoneria ogni rituale è poesia: le erbe magiche sono anche questo

I piccoli gesti per una persona che si sente legata alla stregoneria divengono poetici, e acquisiscono valore ed importanza. Ogni gesto è una cura, ha uno scopo ed un obbiettivo. Per questo la pratica deve camminare insieme alla convinzione che ciò che si sta facendo abbia per voi un senso.
Esiste un filo invisibile che lega questi rituali ad un passato che spesso ha sofferto per tramandare a noi un antico sapere.
Rispettarlo vuol dire mettere in pratica i suoi misteri e la sua poesia con grazia, orgoglio e dedizione.
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