Consapevole

CONFORMISMO: SCOPRI A COSA TI STAI ADATTANDO

Autrice: Claudia Sara
Articolo

Gennaio 4, 2022

Conformismo e dissenso: “Non ci sono radici ai nostri piedi, essi sono fatti per muoversi” (David le Breton)

Questo significa che la vita ha senso per noi quando freniamo per poi ripartire, torniamo indietro per balzare in avanti, camminiamo per poi iniziare a correre.
Siamo anime e corpi in movimento. Sentiamo il bisogno di avere dei riferimenti, dei punti fissi ai quali aggrapparci se ci sentiamo smarriti, ma abbiamo bisogno anche di non sapere, di scoprire e di perderci.

Perché viviamo radicati come alberi?

Ci preoccupiamo di nutrire le nostre radici, di farle crescere e prosperare, dimenticandoci di ascoltare il
nostro bisogno di libertà, di solitudine, di fuga e scoperta.Immagino sia capitato anche a te di sentirti così, e sono convinta che ti succeda spesso ancora oggi, vero?

Da una parte ti senti come una “trottola impazzita”, sempre in giro e travolta dalla vita, ma nella parte più profonda di te ti senti intrappolata dalle abitudini, abulica e rassegnata. Ti incazzi e te la prendi con qualsiasi cosa: con le persone, con il destino, con l’oroscopo. Cerchi di buttare fuori tutto ciò che ti blocca, che ti avvelena e sbiadisce, senza renderti conto che la trappola nella quale vivi l’hai costruita tu, con i tuoi pensieri e con i tuoi condizionamenti mentali. Sei tu che ti stai accettando di sbiadire, ma sei sempre tu che puoi tornare a risplendere e a sentirti libera! Non voglio che ti giudichi e colpevolizzi, né tantomeno che ti accusi e rimproveri per ciò che è stato. Desidero piuttosto che inizi a pensare davvero a perché ti senti così, a cosa ti blocca, a quali condizionamenti ti inibiscono.

Ciò che hai costruito, puoi de-costruirlo.

Si, hai capito bene: puoi modificare le cose, puoi cambiarle. Tu hai le risorse per intraprendere questo cambiamento, e laddove queste non siano abbastanza, avrai modo di trovare nuovi strumenti strada facendo.

Scopriti: che tipo di conformista sei?

Ciò che più intrappola e limita sono i ruoli: ti ricordi? Ne ho parlato nel precedente articolo “Chi sei tu? Una, nessuna, centomila”, ti consiglio di leggerlo se non l’hai ancora fatto, clicca qui. Ma da cosa questi ruoli traggono il proprio nutrimento? Che cosa li fa irrigidire sempre più? È il conformismo. Sto parlando di tutte quelle volte in cui ti sei adeguata facendo ciò che non ti piaceva o non ti stava bene, solo perché così facendo ti saresti sentita meglio.

A quel giorno in cui non ti sei presa del tempo per te, a quella in cui non hai acquistato qualcosa perché era “troppo”, a quella cena in cui non hai detto ciò che pensavi perché poco adeguato. Ma parlo anche di quella opportunità lavorativa che hai lasciato andare perché troppo impegnativa, alla maternità che hai intrapreso anche se non la sentivi davvero in quel momento, al matrimonio che hai organizzato pur non
desiderandolo veramente. Se i ruoli sono i muri della tua casa, il conformismo e il giudizio sono ciò con cui quei muri sono stati costruiti.

Scegli di adattarti in modo attivo o passivo?

Pensa al tuo modo di essere: sei una persona che sceglie il conformismo in modo attivo perché preferisci dare più spazio alla stabilità, alla pace e alla comodità, oppure senti di essere conformista in modo più passivo e meno consapevole? Non ti sei mai posta questa domanda? Nessun problema, puoi farlo ora!

Ciò che posso dirti è che in entrambi i casi la cosa migliore da fare è iniziare un percorso per comprendere cosa ti abbia portato ad essere così. Sicuramente ciò che ti muove sono sentimenti diversi (paura, pigrizia, rassegnazione, evitamento del conflitto) ma i modelli educativi, gli schemi dell’infanzia e la cultura sono sempre tre fattori determinanti in questo senso.

Noi donne sentiamo fortissimo il bisogno di conformarci, e la maggior parte delle volte succede che rispondiamo a questo bisogno senza nemmeno accorgerci dei pericoli che porta con sé. Molte donne si confezionano una vita illudendosi che gli piaccia. ma in realtà non la sentono propria e desidererebbero qualcosa di diverso.

Allena il tuo dissenso: impariamo a dissentire

Non sai da dove partire per puntare i piedi?
Nessun problema, segui ciò che ho da dirti.
Ti ricordi quando avevi circa tre o quattro anni?
A quell’età il tuo dissenso era molto più vivo e allenato! In quel periodo della vita non ti interessava come funzionasse il mondo e cosa questo ti chiedesse.
Eri egoisticamente focalizzata su di te e su ciò che desideravi.
Poi si cresce e si entra a far parte della società, una macchina di gerarchie nella quale la mancanza di conformità non viene vista di buon occhio, soprattutto da chi occupa i piani alti.
E così il tuo dissenso si è lentamente rimpicciolito, diventando un accumulo di polvere in un angolo della casa.
Sei diventata adulta con la convinzione che dissentire avesse conseguenze e costi troppo elevati sul piano sociale, famigliare e lavorativo, ma oggi ti trovi a pagare un prezzo molto alto per il tuo conformismo in termini di frustrazione, rabbia e insoddisfazione.
Ne è valsa davvero la pena?


Chiediti questo: so di poter dissentire ma non lo faccio per comodità, o non dissento mai perché penso
non sia possibile per me, per come sono fatta? Anche in questo secondo passo cerca di trovare una risposta al perchè tu agisca in un modo piuttosto che in un altro. Poniti domande e non fermarti a risposte superficiali. Cerca poi di allenare la tua capacità di dissentire, mettendola in campo quando senti che sia possibile farlo.

Riscopri la bellezza del movimento mentre cambi

Interrogarti su queste parti di te ti aiuterà a cambiare ciò che non ti rende felice, ciò che ti blocca e inchioda a terra. Finalmente avrai la possibilità di smussare il conformismo che hai interiorizzato negli anni, di dosarlo meglio e di non esserne succube. Oggi puoi iniziare a prendere le tue decisioni lasciandoti guidare dai desideri invece che dai condizionamenti!

Non abbandonare le tue radici, ma smettila di viverle come una trappola: riscopri la libertà di muoverti e il piacere di cambiare.

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