Brutta

CORPI CHE PARLANO: BODY POSITIVITY, BODY NEUTRALITY E GRASSOFOBIA

Autrice: Fanny Bellio
Articolo

Ottobre 11, 2022

Possa tu vederti TUTTA INTERA

Siamo corpi che camminano e che raccontano storie.

Senza parlare diciamo tanto di noi, non mi riferisco solo al tanto studiato e citato “comportamento non verbale”, intendo proprio che attraverso il nostro corpo parliamo di noi con le sue forme e le sue particolarità. Non siamo un numero, non siamo una taglia, non siamo solo un’immagine riflessa allo specchio. Non dobbiamo amarci per forza, non dobbiamo accettare per forza ogni parte di noi.

Le cose dette fin qui non le invento io, sono parole che oramai girano tra web, clinici e salotti.

Continuo oggi a parlarvi di body positivity e grassofobia, di fat acceptance e molto altro. Lo faccio in punta di piedi, perché sono discorsi complessi, complessificati e complicanti, e andranno a completare ciò che ci siamo detti in un mio precedente articolo sui Disturbi del comportamento Alimentare. Probabilmente sbaglierò delle parole e forse comunicherò male anche dei concetti, ve lo dico perché io stessa continuo a studiarli questi aspetti, continuo a formarmi, e come in tutte le crescite ci sono momenti di confusione e incertezza. Come potrai vedere nella mia PAGINA PROFESSIONALE, “sui disturbi della sfera alimentare conseguo un master di secondo livello, che mi permette di entrare in questo mondo delicato composto da immagine corporea, traumi e insicurezza”

Ne scrivo perché i cambiamenti e le innovazioni e ancora, gli insights, arrivano proprio da questi movimenti, non dalle certezze assolute e dagli arrivi. E ricordatevi: OGNI ARRIVO È UNA PARTENZA.

Detto questo, addentriamoci nei nostri discorsi di questo “qui ed ora”. Se non hai tempo smetti di leggere e riprendi più tardi perché ti chiedo di chiuderti in una “bolla d’attenzione”. È un momento importante questo, diamogli il giusto peso.

Partiamo.

Revenge Body: corpi usati per vendetta

 

 

Sapete cos’è il Revenge Body? Letteralmente “un corpo da vendetta” come ti suggerisco qui sopra. Lo potete applicare su più livelli ma è tossico, SEMPRE. Sostanzialmente il concetto è: “Ughetto mi ha lasciata, dimagrisco, mi tonifico, cambio corpo e gli faccio rimpiangere di essere andato via, quando mi vedrà patirà le pene dell’inferno”. Khloè Kardashian ci ha costruito sopra anche uno spettacolo televisivo, ma quante di voi non hanno provato in prima persona questo pensiero? Magari non si è mai tramutato in realtà o magari si, ma penso che siamo in molte, si anche io ci sono caduta in qualche periodo della mia vita.

La grassofobia e il Thin Privilege sono concetti che ci pervadono più di quello che pensiamo.

Thin Privilege: corpi magri = corpi in salute. Davvero?

Cos’è il Thin Privilege? Si tratta del seguente assioma: una persona magra è più risoluta, caparbia, forte, ambiziosa. Fino ad arrivare al concetto di felicità: una XS è una persona felice. Passando poi al concetto di salute: le persone magre sono considerate automaticamente “in salute”. Non stiamo colpevolizzando i corpi magri o la cura del proprio aspetto, ma solo sottolineando quanto le forme e il peso ci definiscano come persone.

Body Positivity: un inno all’accettazione surreale

 

Parliamo anche ovviamente della “Body Positivity”.

Affonda le sue radici in superficie da nuove e originali, per l’epoca, pubblicità; nel profondo trae nutrimento dalla sensibilizzazione nei confronti dei DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) e dalla critica agli standard di bellezza, soprattutto nel campo della moda e della pubblicità. Parte bene, ma non ha un lieto fine, infatti finisce per essere una forzatura: un inno all’accettazione surreale.

Diventa un dictat: “Devo amarmi a tutti i costi così come sono!” Forse possiamo dare più significato alla “body neutrality”, ovvero una non forzatura, smettendo di porci proprio il problema, pulendo gli occhiali dalla visione grassofobica del mondo. Quindi si, se la strategia fosse lasciare che tutta questa attenzione nei confronti di corpo e pregi e difetti cadesse? Smettere di pensarci in modo ossessivo e disfunzionale per cominciare a lavorare su mente e non sulle forme del corpo?

Considero il corpo per le sue funzioni, non nego che vi possa essere anche la funzione estetica, ma non è l’unica e non è al primo posto, può essere dinamica tra le altre cose, quindi cambiare nel tempo, nei mesi, nelle settimane e si anche nell’arco della giornata.

Effettivamente ci sono giorni dove siamo più estete e giorni che non importa e va bene così, perché prendono la scena altre nostre parti.

Body Neutrality: oltre l’accettazione forzata

Il Body neutrality non fa dipendere più la nostra felicità dalle nostre forme, dall’immagine riflessa allo specchio. Guardarsi senza pesare ogni grammo, ma nemmeno con un ostentata positività. Cosa posso fare con il mio corpo? Quali altre funzioni possiede oltre che l’apparire? Per cosa lo posso ringraziare ogni giorno? La Body Positivity porta uno stravolgimento a livello di traguardo su varie discriminazioni: taglia, colore e imperfezioni della pelle, disabilità, particolarità e unicità, scelte di mostrarsi. La Body Neutrality spinge ad andare oltre l’insoddisfazione dell’assoluto “amati per forza e accettati”, lasciando ragionare la persona su cosa il corpo permette di fare e sentire NELLA SUA GLOBALITÀ.

Ecco che aumenta la consapevolezza: imparare ad ascoltarlo oltre che a guardarlo, permette di non spingerlo oltre i limiti; non parlo solo di alimentazione e disturbi alimentari, ma anche di banalità: vado a lavorare e non mi fermo un attimo, ma lo sto ascoltando? Mi farebbe bene una pausa. Quella pipì che rimando perché “non ho tempo” rispetta il mio corpo? Un ampliamento di prospettive.

Cambiare il modo di pensare, sostituendo pensieri funzionali a quelli disfunzionali: Cosa mi piace? Cosa detesto? (E non parlo di corpi ma di passioni) Cosa desidero? La mia personalità? Si, intendo proprio: “Quali sono le mie caratteristiche? Quali lenti uso per leggere il mondo?”

Ho creato per te un servizio chiamato “MIRROR”, e l’ho pensato per te che vuoi cambiare l’immagine e l’idea che hai di te perché fai fatica a guardarti allo specchio e inciampi sulla tua immagine corporea; oppure fai pasticci con il cibo e con le diete e vuoi scoprire o far uscire allo scoperto le tue risorse, poiché tutto questo non ti fa sentire BELLA!

Contattaci se vuoi approfondire.

Come convivere in un mondo grassofobico

La Body Neutrality quindi non è un invito a “fregarsene”, perché sarebbe l’equivalente del nascondere la testa sotto la sabbia; bensì un invito a cambiare prospettiva e ad ampliarla, vedere le possibilità che abbiamo, rielaborare quelle che non abbiamo. Rielaborare non vuol dire per forza accettare, ma lasciar andare, andare oltre, passando per le emozioni, senza negarle. Viviamo ancora in un mondo grassofobico e c’è tanta strada da fare. Quello che indosso deve piacermi e farmi sentire bene. Non deve farmi sembrare magra. È una visione grassofobica. Posso indossare qualsiasi cosa, anche se non piace agli altri! Anche se non si addice al mio corpo! Perché esprime la mia personalità. E la mia personalità può avere tante facce. Alcune estetiche, altre no.

Tu da dove inizi?

Potrebbe interessarti anche...

Consulta gli articoli
amore e psiche
Dea
Valeria Aliberti

Amore e Psiche: c’era una volta…

Amore è un dio, questo ci dicono gli antenati. Eppure una delle più famose storie su Amore giunta sino a noi oggi non assomiglia affatto alle fiabe romantiche che subito si formano nella nostra testa se pensiamo al concetto di

Leggi di più
Specchio specchio delle mie brame
Brutta
Fanny Bellio

SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME …

Chi è la più magra del reame? “La strada per dimagrire è tutta insalata” Quello che avete appena letto è un simpatico aforisma che si trova sul web cercando frasi simpatiche o motivazionali-divertenti sulla dieta. Giuro che mi sono “piegata in

Leggi di più
papà supereroi
Consapevole
Martina Melis

Papà: anche i supereroi possono chiedere aiuto

Oggi vorrei portarvi a riflettere su quella che è una figura fondamentale nella cura dei figli, che dovrebbe essere, assieme alla mamma, complementare nella loro gestione: IL PAPÀ. Abbiamo fatto passi da gigante negli ultimi decenni. Già. Il papà, da

Leggi di più
Arrabbiata
Valeria Aliberti

Shakira e Medea: tra mito e mondo moderno

Shakira è stata al centro di moltissimi contenuti in queste ultime settimane, al punto che anche i meno appassionati di gossip se ne sono dovuti fare una ragione. Questo articolo esula di molto dal mio modo usuale di scrivere del

Leggi di più
mito
Dea
Valeria Aliberti

LA POETICA DEL MITO

“Il mito è una storia sacra che ebbe luogo all’inizio dei tempi”Uberto Pestalozza¹ Mito/mì.to/Dal greco mythos: parola, narrazione, favola, leggenda. Non voglio parlarvi del mito dandone una definizione da dizionario. Certo ne sarei perfettamente in grado, e chi non lo

Leggi di più

Percorsi

Come ti senti oggi?
È importante che tu riconosca ogni giorno i tuoi stati d’animo. Positivi o negativi che siano, troverai supporto cliccando sul percorso più adatto a te.
Perché Saper restare con le proprie emozioni, saperle ascoltare, ma soprattutto, saperle riconoscere, è un grande passo verso il benessere consapevole!

Sola

Ma anche ignorata, trascurata, tradita o abbandonata.

Sola

Vai

Ansiosa

Ma anche angosciata, inquieta o spaventata.

Ansiosa

Vai

Frustrata

Ma anche triste, delusa o stanca mentalmente.

Frustrata

Vai

Brutta

Ma anche grassa, derisa, difettosa, insicura o criticata.

Brutta

Vai

Invidiosa

Ma anche incapace, insoddisfatta o rancorosa.

Invidiosa

Vai

Strega

Ma anche connessa, ispirata, curiosa o intuitiva.

Strega

Vai

Consapevole

E pronta per prendere in mano la mia vita per renderla unica.

Consapevole

Vai

Arrabbiata

Ma anche nervosa, repressa e piena di emozioni negative.

Arrabbiata

Vai

Pessima madre

Ci vogliono far credere che esista la madre perfetta. Ma non è vero.

Pessima madre

Vai

Dea

Un viaggio nei volti estatici del femminile sacro

Dea

Vai