“Che delusione!” Quante volte avete pronunciato o pensato questa frase? Io spesso.
Spesso succede che i miei figli mi chiedono se sono arrabbiata, ecco che rispondo che no, in realtà la rabbia non c’entra, piuttosto dico loro di essere delusa: razionalmente so che gli sto addossando una grande responsabilità che non gli spetta, ma a mia discolpa posso dire che questo mi succede quando la stanchezza prende il sopravvento.
Quando le parole sembrano non bastare, quando imperterrita porto avanti la mia semina e non riesco a portare a casa il raccolto, ecco che arriva la delusione, questa cosa fastidiosa che ti fa sentire male, a disagio, triste e vulnerabile per non aver raggiunto il tuo obiettivo o per non aver ottenuto ciò che desideravi.
La delusione arriva da fuori ma ti parla da dentro: quanto potere dai agli altri?
C’ho lavorato molto sulla mia delusione, che va a braccetto con la frustrazione ma anche con un pizzico di rabbia mascherata e si, repressa. C’è voluto del tempo per capire che, ancora una volta, l’unica responsabile delle mie emozioni, belle o brutte che siano, sono io.
Un giorno la mia psicologa mi ha detto: “Ma perché dai tutto questo potere agli altri?”. Subito non capivo, poi invece non lo volevo ammettere: era proprio vero. Quella frase mi ha travolto come un tir! Io, che credevo di governare la mia vita nel pieno della mia consapevolezza, stavo delegando persone e circostanze alla mia felicità. Così ho abbassato le difese: quali? Le stesse che probabilmente avete alzato anche voi nel tentativo di tenervi alla larga dalle delusioni, dalle aspettative, dai giudizi e dalle critiche.
Trova il giusto equilibrio tra aspettative e realtà e smettila di dire: “Che delusione!”
Ognuno di noi vive la delusione in modo diverso, poiché diverse sono le aspettative che abbiamo. C’è chi le chiama difese, chi le chiama maschere. Alcune persone le chiamano protezioni, altre corazze. Mi sono spogliata di tutto ciò e mi sono guardata allo specchio, e ho capito che gran parte delle mie delusioni non era strettamente legata alle persone, ma alle aspettative che avevo rispetto a quelle stesse persone o situazioni.
Vi dirò di più: scavando in profondità ho capito che la delusione provocata dalle altre persone parla di me, perché una volta elaborato il lutto, scatta subito il tremendo verdetto del nostro giudice peggiore: NOI!
Capita anche a voi di arrabbiarvi con voi stesse dopo l’ennesima delusione?
“Come ho potuto credere a quelle parole?”
“Perché mi sono illusa a tal punto?”
“Come ho fatto a fidarmi di quella persona?”
E via con l’auto-sabotaggio.
E’ ok assumersi le proprie responsabilità, ma fai attenzione a non giudicarti troppo duramente
Io vedo sempre sfumature in ogni dove, e nonostante questo riesco ad essere sempre molto estrema nel mio modo di vivere le emozioni: quando ero più giovane e insicura mi sentivo vittima delle situazioni, non mi mettevo mai in discussione perché davo sempre la colpa agli altri.
Ammettere che io stessa avevo sbagliato, magari in parte, era troppo difficoltoso: non riuscivo ad avere accesso a quella parte così profonda della mia coscienza. Poi ho iniziato con l’assumermi tutte le responsabilità, e indovinate un pò? Ho esagerato ancora una volta, perché nel farlo mi sono presa anche colpe che non erano mie.
Cosa sto facendo ora: cerco l’equilibrio e pondero le situazioni che mi provocano delusione. Mi chiudo in me stessa come una vecchia saggia e ci rimugino su per giorni e giorni, giungendo alla conclusione che ogni situazione serve per portarci un grande insegnamento.
Ecco cosa ho imparato sulle delusioni
- Smetterla di idealizzare persone e situazioni è cosa buona e giusta;
- Gli altri non sono noi: per questo motivo, non sono tenuti a comportarsi come noi vorremmo;
- Esiste una linea di confine che divide noi dal resto del mondo, e questa linea non definisce chi è migliore o peggiore;
- In virtù del fatto che, come detto sopra, abbiamo a che fare con persone diverse da noi, è fondamentale comunicare in modo efficace per non incorrere in fraintesi
- Comunicare i propri bisogni in modo semplice e pulito, senza paura di essere giudicata, è una grande rivoluzione che puoi fare nella tua vita;
- Chi vive di aspettative tende spesso a voler controllare cose e situazioni: smettere di farlo è un buon inizio per imparare a vivere serenamente;
- Non puoi cambiare le persone che ti stanno accanto: è un potere che non hai, e non sarebbe rispettoso per loro.
Dai ad ogni cosa e persona la giusta importanza
Per me la delusione ha sempre rappresentato un momento di passaggio, un pò come gli scatti di crescita dei bambini, un pò come le critiche edificanti, quelle proprio sgradevoli ma che ci aprono gli occhi sul proprio modo di essere.
Ci ferisce ciò che non è stabile, ciò che va elaborato. Non importa con quale mezzo guardiamo in faccia la delusione: io, nell’esatto momento in cui ho capito di valere molto più di quell’aspettativa tradita, ho anche compreso che ogni batosta è esperienza, e che le delusioni fanno male, ma che senza di esse sarebbe impossibile costruire un universo basato su quello che va bene e non va bene per me.
Perché ricordati, l’unico padrone della tua vita, delle tue emozioni e delle tue relazioni, l’unico a tirare le redini delle situazioni che ti si presentano come fossero piatti di un menu stagionale, sei tu!