Sola

GELOSIA: ECCO CIO’ CHE DEVI SAPERE

Autrice: Fanny Bellio
Articolo

Marzo 7, 2022

Sei mai stata presa della gelosia?

Hai mai provato questa emozione così forte, potente e inarrestabile? Quasi fosse un impulso?

La gelosia ha la forza di una valanga che tutto travolge.

Era, una di noi

Nell’antica Grecia, per continuare la nostra carrellata di esempi di miti e divinità, la grande Era ne è protagonista.

Era, compagna di Zeus, costretta a sopportare le infedeltà del Dio e a restare a lui fedele.

Cos’è la gelosia?

Stiamo senza dubbio parlando di un emozione complessa e secondaria.

La gelosia nasce dalla combinazioni delle emozioni primarie (rabbia, gioia, tristezza, paura…) con le interazioni sociali.

Nasce dalla paura e non dall’amore, e questo è un concetto fondamentale.

Alla base della gelosia vi è la paura per la perdita e per l’abbandono.

Torniamo al concetto di attaccamento: le prime relazioni affettive di cura e amore, o di trascuratezza e indifferenza, o ancora di abbandono plasmano e modellano le nostre relazioni future.

Se tu vivi la tua relazione come fonte primaria di sicurezza, l’eventuale dubbio di perdita di quella relazione apre la strada ad una paura molto radicata e profonda: la paura di perdere le proprie sicurezze, la distruzione dei propri muri portanti, insomma, crollerebbe tutto!

Capisci che in quest’ottica l’oggetto del desiderio non è nemmeno il tuo partner, ma la tua sicurezza.

Gelosia come mancanza d’amore

Questa emozione si fa strada in noi piano, quasi sottovoce e in punta di piedi, ma rappresenta la mancanza di qualcosa, o meglio, la paura che venga a mancare qualcosa: una parte di te.

Quindi probabilmente, se sei logorata dalla gelosia, dovresti chiederti se sei in una relazione troppo dipendente.

O ancora, se questo senso di possesso che senti (tu sei mio) può essere una spinta narcisistica, in quanto vedi traballare il tuo sentirti “unica e speciale”.

Cosa fa la persona gelosa?

Cerca, cerca e indaga.

Cerca prove di abbandono o tradimento o distacco: negli atteggiamenti, nelle parole del partner, nel cellulare, nel computer e nelle tasche.

Cerca ovunque. Ha bisogno di continue conferme, ma anche quando le ottiene riparte il tarlo.

Un tarlo nella testa.

Ritorniamo al concetto di personalità dipendente: se tu hai bisogno di radicare la tua identità e la tua sicurezza nella tua relazione (che sia amorosa o amicale o familiare) dipenderai da quella relazione e non da te stessa.

Tu non ti manchi mai.

Gli altri invece possono allontanarsi da te (è normale, fa parte del ciclo di vita).

In questa prospettiva capite che ogni “sospetto o ombra di abbandono” viene vissuto in modo traumatico e impattante.

Uno tsunami che arriva. E devasta.

Perché la gelosia distrugge. Non costruisce.

Quando l’amore viene confuso con il possesso

Spesso l’amore viene confuso con il possesso, con l’appartenenza: 

“Ci prendiamo una pausa per sentire se ci manchiamo”

“Se sono gelosa vuol dire che ti amo, preoccupati se non lo sono più”

Sono solo un paio di esempi che ci fanno capire quanto sia radicata l’idea di gelosia come fattore prognostico positivo nelle nostre storie.

E invece… NO! La gelosia fa male, ci fa male. La gelosia ferisce.

A volte la usiamo a sproposito come emozione, a volte si prende troppo delle nostre relazioni.

Ma torniamo all’attaccamento: chi ha avuto esperienza di caregiver (figure di accudimento) ansiosi, ha generalmente maggiori probabilità di sperimentare e sentire tale vissuto emozionale.

Uno stile di attaccamento ansioso si accompagna spesso a vissuti di gelosia.

Inciampano maggiormente in una gelosia patologica quelle persone che hanno subito abbandoni, chi fa del partner la propria sicurezza, chi ha una personalità dipendente.

Il campo è vasto, qui riportiamo solo pochi esempi e semplificazioni.

Quando una gelosia è sana e quando è patologica?

Una sana gelosia altro non è che una buona consapevolezza della vulnerabilità delle relazioni, e può esserci quando c’è un buon investimento emotivo in una relazione. 

In altre parole: gli altri possono lasciarci e noi stiamo male solo se abbiamo investito in questa relazione. 

Tra parentesi anticipo la riflessione: “Allora non investo così non sto male” ribattendo con “Se non investo non ho una relazione”.

Una gelosia patologica invece si manifesta quando viola la libertà del partner, quando diventa violenta, quando diventa ossessione, quando in parole semplici ci fa vivere male.

Ebbene sì, il campanello d’allarme più comune della gelosia disfunzionale è proprio quel termometro che ci segnala la febbre d’amore.

Sei sempre in allerta?

Non ti fidi più de partner?

Pensi che ti tradisca?

Cerchi ovunque le prove del reato?

Questi pensieri non ti abbandonano mai?

Probabilmente sei in overdose di gelosia.

Attenzione: non sto sminuendo la paura di un abbandono o di un tradimento!

Si sa, abbiamo una buona dose di sesto senso che ci fa annusare da lontano certe situazioni.

Quello che vorrei spiegarti è che se il dubbio non ti fa più vivere, se sei in un loop senza uscita di sospetti e paure, se questa situazione ti fa male, forse è il caso di farsi aiutare per uscire dal loop e riprendere in mano la tua vita!

“Sono gelosa della sua ex”: la sindrome di Rebecca

Questo è un altro argomento caldissimo nelle sedute di psicoterapia: cosa fare di fronte alla gelosia per gli scheletri del passato?

Si chiama “Sindrome di Rebecca” la gelosia retroattiva, ovvero tutto l’odio e l’astio o la morbosità che puoi provare per le ex del tuo partner.

Il nome prende spunto da un film di Alfred Hitchcock del 1940, tratto da un romanzo di Daphne du Maurier, dove la seconda moglie di un vedovo comincia a provare una gelosia travolgente e ossessiva bei confronti della prima moglie.

Sicurezza e sentimento di inferiorità nutrono questa sindrome: le donne “Rebecca” non riescono a non fare confronti. 

Hanno bisogno di certezze rispetto al fatto di essere le uniche in quanto muoiono all’idea che le ex possano essere state “migliori” di loro in qualsiasi aspetto di vita o di coppia.

Nella mente della donna gelosa c’è sempre il tarlo del confronto e la paura di perderlo, per perderlo si intende sia il confronto che il partner.

Quindi le caratteristiche che contraddistinguono la gelosia cosiddetta patologica sono:

Bisogno di controllo;

Paura dell’abbandono ;

Sentimenti di inferiorità ;

Come superare la gelosia?

La consapevolezza di dover fare un lavoro sulla propria persona e non sul partner o la coppia è fondamentale.

Potresti dover lavorare sul tuo stile di attaccamento, per essere più sicura;

Potresti dover lavorare sulla tua personalità, per esser meno dipendente;

Potresti dover lavorare sulla flessibilità cognitiva, per essere meno controllante e perfezionista, lasciando andare e, a volte, perdonando alcune mancanze di attenzione: non sei il centro dell’universo nemmeno per tuo marito, la puoi tollerare questa idea?

La gelosia può far male!

Fatti aiutare: parliamone!

Potrebbe interessarti anche...

Consulta gli articoli
amore e psiche
Dea
Valeria Aliberti

Amore e Psiche: c’era una volta…

Amore è un dio, questo ci dicono gli antenati. Eppure una delle più famose storie su Amore giunta sino a noi oggi non assomiglia affatto alle fiabe romantiche che subito si formano nella nostra testa se pensiamo al concetto di

Leggi di più
Specchio specchio delle mie brame
Brutta
Fanny Bellio

SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME …

Chi è la più magra del reame? “La strada per dimagrire è tutta insalata” Quello che avete appena letto è un simpatico aforisma che si trova sul web cercando frasi simpatiche o motivazionali-divertenti sulla dieta. Giuro che mi sono “piegata in

Leggi di più
papà supereroi
Consapevole
Martina Melis

Papà: anche i supereroi possono chiedere aiuto

Oggi vorrei portarvi a riflettere su quella che è una figura fondamentale nella cura dei figli, che dovrebbe essere, assieme alla mamma, complementare nella loro gestione: IL PAPÀ. Abbiamo fatto passi da gigante negli ultimi decenni. Già. Il papà, da

Leggi di più
Arrabbiata
Valeria Aliberti

Shakira e Medea: tra mito e mondo moderno

Shakira è stata al centro di moltissimi contenuti in queste ultime settimane, al punto che anche i meno appassionati di gossip se ne sono dovuti fare una ragione. Questo articolo esula di molto dal mio modo usuale di scrivere del

Leggi di più
mito
Dea
Valeria Aliberti

LA POETICA DEL MITO

“Il mito è una storia sacra che ebbe luogo all’inizio dei tempi”Uberto Pestalozza¹ Mito/mì.to/Dal greco mythos: parola, narrazione, favola, leggenda. Non voglio parlarvi del mito dandone una definizione da dizionario. Certo ne sarei perfettamente in grado, e chi non lo

Leggi di più

Percorsi

Come ti senti oggi?
È importante che tu riconosca ogni giorno i tuoi stati d’animo. Positivi o negativi che siano, troverai supporto cliccando sul percorso più adatto a te.
Perché Saper restare con le proprie emozioni, saperle ascoltare, ma soprattutto, saperle riconoscere, è un grande passo verso il benessere consapevole!

Sola

Ma anche ignorata, trascurata, tradita o abbandonata.

Sola

Vai

Ansiosa

Ma anche angosciata, inquieta o spaventata.

Ansiosa

Vai

Frustrata

Ma anche triste, delusa o stanca mentalmente.

Frustrata

Vai

Brutta

Ma anche grassa, derisa, difettosa, insicura o criticata.

Brutta

Vai

Invidiosa

Ma anche incapace, insoddisfatta o rancorosa.

Invidiosa

Vai

Strega

Ma anche connessa, ispirata, curiosa o intuitiva.

Strega

Vai

Consapevole

E pronta per prendere in mano la mia vita per renderla unica.

Consapevole

Vai

Arrabbiata

Ma anche nervosa, repressa e piena di emozioni negative.

Arrabbiata

Vai

Pessima madre

Ci vogliono far credere che esista la madre perfetta. Ma non è vero.

Pessima madre

Vai

Dea

Un viaggio nei volti estatici del femminile sacro

Dea

Vai