Strega

IL BENE ED IL MALE

Autrice: Ilaria Maisie Dee
Articolo

Marzo 16, 2022

“Il bene ed il male esistono davvero?”

Chissà quante volte ti sei posta questa domanda, interrogando il tuo sentire più profondo e avido di risposte.

“Hai potere se hai il vestito giusto.”  Selene Calloni William ha ripetuto giorni fa questa frase. Non ha detto: “Se possiedi aria pura da respirare”, e nemmeno “se hai la giusta mentalità, la serenità o l’equilibrio“. Non hai potere se vivi per essere sano. No. Hai potere se sei proiettato nel disequilibrio materiale.  Se dai alle persone il giusto potere materiale sei nel giusto, e quindi sei nel bene.

Il bene ed il male: è questione di controllo

Il potere è nel controllo. Anche il bene è nel controllo. Ma la natura, però, non la puoi controllare! Ciò che non puoi controllare deve necessariamente finire nel lato oscuro di un finto dimenticatoio. La natura la metti da parte, la distacchi e dividi il bene dal male. Metti un divino lontano, più grande di te, che dall’alto controlla le giuste azioni e i peccati. Togli quindi, il divino da dentro di te e impari ad osservarlo esclusivamente da spettatore passivo.

Vi risuona? Le streghe, che con questo divino avevano un rapporto attivo e non passivo, vennero quindi additate come male.

Chi è la strega nel contesto del bene e male?

 

 

Cosa c’entra la strega? Chi è in questo contesto, se non colei che la distinzione tra giusto e sbagliato non la vede come oggettiva?

Il controllo sulle energie di cui la strega ne fa uno stile di vita, è un controllo guidato non dalla distinzione di bene o di male, ma da valori che non sono tutti nel bene, nella luce, nel giusto, nel controllo. Sono nel potere e in egual modo anche nel mistero, nel lunare, nell’oscurità. Scartare l’oscurità, che in natura è fisiologica e non definibile nettamente come noi facciamo, non fa altro che alimentare una falsa oscurità che diventa reale e che nella mappa delle emozioni represse si trasforma in frustrazione. Rifiutare la dimensione del mistero genera violenza.

Sentirsi in costante controllo esterno gonfia l’ego, lo espande fino ad esplodere inevitabilmente in violenza incontrollata, e quindi in guerra. Non permette di vedere il presente in modo lucido, attivo.

Per questo la Strega oggi, è ancora, come un tempo, importantissima per la società. I suoi valori, quando sono reali e sinceri, e quando il suo percorso è vero e non relegato ad una moda momentanea, sono fondamentali in quanto vanno a risanare questa ferita che separa la luce dal buio.

Perché tendiamo a dividere il bene dal male?

 

 

Già, perché siamo arrivati a separare queste due dimensioni, bene e male? Lo Ying e lo Yang ce lo raccontano perfettamente, seppur questa teoria rimane comunque una teoria che va a separare i due elementi. Ma è già più vicina alla realtà. Se osserviamo la natura, ad esempio, guardando un improvvisa esplosione vulcanica, possiamo dire con certezza quanto essa sia spaventosa, distruttiva e affascinante. Ma la distruzione in natura è reale nel momento dell’esplosione? Cosa ci racconta il vulcano? Il vulcano ci racconta che nelle viscere c’è una forza che si accumula e che con potenza esplode, per risanare, per riequilibrare, perché la potenza e la forza sono vitali ad un equilibrio. Concetti chiari per la strega ma estranei alla maggior parte degli uomini che subiscono controllo e potere.

Ma quando il vulcano diventa il male? Quando il potere, per soldi, pensando di fare del bene, pur conoscendo la natura del vulcano, ma pensando di poter controllare questa forza, proprio come si fa con gli uomini, va a costruire un intera città ai suoi piedi!

Le origini del bene e del male

Il male è davvero esistente da principio? E’ veramente oggettivo oppure un costrutto soggettivamente culturale? La magia è buona solo se affiancata al “bene”?

La magia nera è davvero volta a fare solo del male e mai a risanare un equilibrio che l’essere umano, distaccandosi dalla natura, separando il bene dal male, ha inconsapevolmente portato in essere? Cosa ci insegna il demone?

Questo grande spirito interposto fra il mondo del divino e quello dell’esperienza sensibile, partecipe e dispensatore di facoltà soprannaturali o ispiratore di passioni imperiture? Il demone ci insegna che l’essere umano ha perduto una cosa fondamentale, che la Strega oggi conserva ancora, nonostante tutte le volte in cui hanno tenuto di distruggerlo: IL MITO. Il mito ci insegna che l’agire è regolato da forze interne e soggettive, e che il bene e il male non potranno mai essere oggettivi. Il mito è un grande maestro in questo. E nel mito, nel nostro agire, nel nostro far cadere ogni credenza, che porta in essere una verità inesistente in natura, possiamo ancora recuperare i suoi insegnamenti e far tornare a vivere, quindi, la nostra azione, il nostro agire. Una vita non vissuta da spettatore, in cui tutte le emozioni divengono naturali, importanti.

Una vita in perfetto equilibrio con la nostra natura.

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