Consapevole

IMPARARE A DIRE NO: SCOPRI UN POTERE CHE NON CONOSCI

Autrice: Annamaria Carbonaro
Articolo

Gennaio 15, 2022

Quante volte fatichi a dire no? Una piccola parola, una sillaba sola che pesa come un macigno. Anche se non vorresti, dire di sì è molto più facile, vero? In questo articolo ti spiego cosa succede dentro di te e come imparare a dire NO.

murales su sfondo rosso, scritta gialla invecchiata con ombra nera della parola no. imparare a dire no è spesso difficile
La parola che la tua mente rinnega

Una piccola parola piena di fatiche emotive: perché è difficile imparare a dire no

Imparare a dire no è faticoso, anche se non ci credi. Il vero problema è che porta con sé una serie di emozioni negative che non sono mai ad un livello cosciente nel momento in cui devi decidere. Il punto, infatti, non è soltanto rispondere ad una richiesta o esprimere un pensiero; è piuttosto saper ascoltare cosa sta succedendo dentro di te.

Le emozioni che ti bloccano sono legate soprattutto alla vergogna, al senso di colpa, e alla paura dell’abbandono. Già. So che stai pensando “Ma dai, cosa c’entra questo con mia suocera?”. C’entra con tutto. E adesso ti mostro come.

La paura più vecchia della tua vita: essere rifiutata

La chiamo la più vecchia perchè ti accompagna da quando eri piccola (ci accompagna tutti ovviamente). Sei cresciuta sapendo di dipendere da qualcuno: senza gli adulti non potevi sopravvivere. E fin qui è abbastanza semplice. Il problema è nato, però, quando questa dipendenza è diventata un ricatto morale che qualcuno ha utilizzato per controllarti. Niente storie tragiche o drammatiche, solo comportamenti molto più comuni di quello che credi. Sicuramente tra i tuoi ricordi ci saranno frasi del tipo “Se lo fai, io sono contenta! Se non lo fai, io ci resto male…tu vuoi che mamma (sostituisci pure con-papà, nonna, amica) soffra? Vabbè ma a te non costa niente farlo e per me è importante”.

Sono esempi generici di formule di controllo che tutti abbiamo sentito e, ahimè, spesso anche usato. Nota come in queste frasi il tuo punto di vista, i tuoi bisogni, non esistano: è tutto proiettato sulla soddisfazione dell’altra persona che ti garantisce in cambio di un sì, amore. Come potevi imparare a dire no, in questo contesto?

primo piano volto donna. ha la bocca semi aperta e uno sguardo preoccupato Diu sorpresa. un effetto luce colora la foto metà rossa e metà blu. scoprire perché sia così difficile dire no può creare paura

Cosa succede nel presente che ti impedisce di imparare a dire no

So che sei crescita e che ti senti più forte, oggi, di fronte a certe richieste. Ma so quanto sia ancora difficile pronunciare quel no senza fatica. Il punto è che la forma di controllo che ti ho spiegato sopra ha creato un vero e proprio imprinting; la tua mente ha registrato chiaramente che compiacere gli altri ti avrebbe garantito l’amore di chi ti faceva sopravvivere e, quindi, la sicurezza. E che il no poteva essere molto pericoloso. Magari hai pure provato a dirlo ma sei stata bloccata, come quando si fa una marachella da piccoli. In questo modo si è sedimentato il ricordo dell’errore e della sofferenza, e non la possibilità di esprime ogni tuo pensiero e bisogno. Sembra tra l’altro, da alcuni studi di neuroscienze che le informazioni negative producano un’attivazione celebrale più forte. In parole povere la mente ti fa pensare “ma chi ce l’ho fa fare a soffrire ancora?”. La notizia bella è che un apprendimento e, come tale, si può disimparare e scegliere da che parte andare. A questo punto della tua vita è il momento di imparare a dire di no senza paure.

Allena la tua mente ad una nuova competenza

Allenare la tua mente a questa capacità assertiva mette in luce i tuoi bisogni e ti fa capire che sei una persona con esigenze diverse, uniche e importanti pur rispettando quelle degli altri. È la capacità di capire che gli altri possono riconoscerti e amarti anche se vuoi imparare a dire di no, che non ti abbandoneranno. Forse qualcuno potrebbe farlo, è vero. Ma la vera domanda è: vale la pena tenere nella tua vita qualcuno che resta solo perchè può controllarti? Amare, relazionarsi, non è assecondare. Il “sì” non è la medicina che guarirà la tua ferita; quella è stata inferta tanto tempo fa e se non la tocchi in continuazione, si chiuderà del tutto. Il problema vero non è la tua mancanza di capacità, ma quello che temi di soffrire: essere rifiutata. Se provi, anche sola una volta, ti renderai conto che non è così. E che tu sei più potente di quanto pensi.

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