La gelosia delle ex dell’attuale partner, ma anche gelosia delle attuali compagne dei propri ex-partner: già sembra uno scioglilingua.
Ti è mai capitato di trovarti sui social a guardare i profili delle ex del tuo attuale compagno?
Oppure di prendere in mano il cellulare e leggere le chat del passato?
O di frugare nella galleria delle foto fino a trovare le tanto patinate ex?
Si. Lo so che la risposta è sì.
E se non lo hai fatto, io lo so che vorresti tanto farlo!
Cosa cerchiamo nelle ex?
Semplicemente cerchiamo di colmare le nostre insicurezze, ma purtroppo non funziona perché al posto di metterle a tacere, le facciamo urlare.
Al posto di rielaborarle, creiamo voragini di paure e ossessioni.
L’argomento è già noto, potresti tornare a rileggere gli articoli sulla personalità dipendente e il precedente sulla gelosia, ma oggi approfondiamo ulteriormente questo argomento.
A volte può capitarci di essere riuscite a volgere lo sguardo al futuro e ad andare avanti con la nostra vita. Ci sentiamo forti e stabili nella nostra nuova relazione e anche nella vita intima; capita anche che siamo perfettamente centrate nella nostra nuova vita da single, insomma, non ci manca nulla.
Le persone ci dedicano attenzioni, noi stesse ci prendiamo cura di corpo e anima.
Fino a qui tutto bene.
Poi succede che parlando del più e del meno con una conoscente, o nel bel mezzo di una telefonata con l’amica di sempre, succede il fattaccio: mentre passiamo da un profilo all’altro su Instagram o scrolliamo la bacheca su Facebook, APPARE LA NOTIZIA.
Quella notizia che ci cambia non solo l’umore e la giornata, ma molto di più.
E parte l’ossessione.
Ebbene si, il nostro EX si è fidanzato.
In realtà potrebbe anche sposarsi o essere diventato padre, fatto sta che la notizia ingloba la vita sentimentale del nostro ex.
E no, non ne siamo più innamorate, ve lo confermo! Probabilmente non ci torneremmo insieme per nulla al mondo, ma allora perché? Perché improvvisamente lui e la malcapitata diventano una sottile ossessione? Non troppo manifesta perché non ne parliamo con nessuno, ma abbastanza ingombrante a volte da farci cancellare la cronologia?
Un altro esempio: cominciamo una relazione, ci sentiamo sentimentalmente e personalmente stabili ed equilibrate, la nostra storia procede a gonfie vele, quasi quasi finalmente una gioia!
È tutto reale, ma durante la nostra conoscenza il nostro lui si lascia andare ogni tanto a qualche rigurgito da passato, ed ecco lì che, meglio del segugio con l’olfatto da guinnes dei primati, captiamo il nome e qualche caratteristica delle sua ex, l’ultima o la penultima .. poco importa!
Meglio dell’investigatore Sherlock Holmes o Hercule Poirot, ci lanciamo in un incrocio di dati tra Google e Instagram, senza tralasciare Facebook e Linkedin che Montalbano “spostate proprio” e ci siamo: l’abbiamo trovata.
Parte lo stalkeraggio discreto ma selvaggio.
Sono solo due esempi, ma potrei parlarvi di tutte quelle situazioni in cui sistemando casa troviamo foto, biglietti di auguri, lettere, etc etc.
Quante di voi hanno nitido il ricordo di se stessa seduta a terra con foglietti e fastidio tra le mani?
O ancora di tutte quelle volte che nelle uscite in compagnia (soprattutto laddove ci sono vecchi amici) parte il: “Ma ti ricordi di quella volta che…?”, “E ti ricordo quando…?”.
Ecco che comincia la descrizione di ex, o presunte tali, con tanto di infelici uscite di amici più o meno lucidi: “Ah, quella si che l’amavi”, “No ma quella era troppo intelligente per te”, “Oh, quella si che era gnocca”.
Game over: parte la discussone del secolo.
Discussione che rimarrà senza motivo agli occhi e alle orecchie di tutti, ma qui lo diciamo che quella sera avete litigato perché eravate gelose, gelosissime!
Quando la gelosia del passato diventa un ossessione

L’ossessione la potrei riassumere in un dubbio quasi amletico che si fa strada tra i vostri pensieri:
“Ma lei era meglio di me? Mi amerà come lei? Di più? Di meno?“
Va detto che ci hanno proprio ingannati a livello sociale con un virus mentale potentissimo: “IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI” ma anche “L’ULTIMO BACIO DI UNA STORIA CHE STA FINENDO È SEMPRE IL PIÙ ROMANTICO”.
La frittata è fatta. Quando in una relazione arriva il fantasma delle ex, comincia ad insinuarsi la paura del confronto, la paura di non essere abbastanza.
“Non sono poi così bella e nemmeno abbastanza intelligente”;
“Potrei essere più estroversa e divertente”;
“Lei è una donna in carriera, io no”;
Bla bla bla…
Ok, calma.
Ci siamo passate in tante, le ex un po’ di fastidio lo danno, qui possiamo dirlo.
Un po’ come quell’etichetta su quel bellissimo vestito appena comprato: appena lo provi o le prime volte che lo metti nemmeno la senti, ma poi … un fastidio che non puoi più portarlo, e la strappi.
Ma quando quell’etichetta non la tagli e te la tieni, come puoi sopportare ogni giorno quel fastidio?
Quest’articolo è rivolto a tutte quelle persone che fanno di questo fastidio una vera e propria malattia, un ossessione.
Attenzione: un po’ di fastidio è normale!
Gli scheletri nell’armadio provocano sempre un po’ di sgomento ma poi si dissolvono, lucidamente torniamo in noi e riprendiamo le nostre routine, sicure di noi e delle nostre capacità.
Quando invece ci troviamo nel vortice della gelosia retroattiva, nell’ossessione e nello stalkeraggio virtuale, allora lì probabilmente dovremmo chiederci cosa ci sta succedendo!
Perché improvvisamente il passato prende il comando sul presente?

Perché una o più sconosciute hanno così tanto potere nelle nostre giornate?
Scarsa sicurezza, uno stile di attaccamento insicuro e caratteristiche di personalità dipendente sono le risposte che forse cerchiamo.
Attenzione: portiamo la consapevolezza al fatto che in un articolo non risiede la verità assoluta.
Per capire veramente le motivazioni di queste situazioni, forse è bene rivolgersi ad uno specialista.
L’ex fidanzato che va avanti con la propria vita di coppia e affettiva può aprire una ferita sul versante emotivo: “Se va avanti mi ha messa da parte, e quindi non mi ama più” e capiamo come questo si fondi su una grande insicurezza nostra.
L’attuale compagno che parla bene delle sue ex apre una ferita sempre sulle nostre fragilità: ”Sarò all’altezza come loro?”
Se di fronte a questi camei di vita quotidiana comincia un pensiero ossessivo sulle ex o sugli ex e ci sentiamo meno adeguate e inferiori, o abbiamo paura di esserlo, forse più che dare potere al passato e ai suoi scheletri, dovremmo agire sul presente e su noi stesse.
Quanto mi reputo adeguata? Intelligente? Quanto amo il mio corpo? Quanto mi ritengo divertente? Cosa faccio per prendermi cura di me stessa?
Mi definirei “la mia persona”?
Perché prima di essere la persona di qualcun altro, dovremmo innamorarci di noi stesse ed essere “noi per noi” la nostra persona.
Una sana dose di narcisismo non fa male, è funzionale.
Anche una sana dose di dipendenza è auspicabile.
Perché siamo su un continuum, a volte forti e a volte fragili, a volte indipendenti a volte bisognose di essere prese in braccio e coccolate.
Ma se il pensiero diventa ossessione, allora è spia di un malessere; un segnale di corpo e cervello che ci invitano a riposizionarsi su quel continuum, e non alle estremità, ma in una posizione più centrale.
Un buon percorso terapeutico in questi casi può aiutare a trovare i nostri virus mentali o pensieri disadattivi:
“Non sono amabile”, “Non vado bene”, “Non sono abbastanza“, ma anche “Dovrei essere perfetta”, “Non sono in grado”.
Con lo scopo di trasformarli in pensieri funzionali, di chiarire i dubbi, chiudere i cerchi del passato, dissolvere scheletri e aumentare le proprie percezioni di competenza.