La luna accompagna l’intimo desiderio dell’uomo di comunicare con il divino sin dalle più antiche e remote civiltà: da sempre, infatti, ricopre una sorta di posto d’onore dall’indiscutibile valore. La luna, connessa a noi e alla Madre Terra, ci insegna a riconoscere i “tre volti” in ognuna di noi, e li osserva dall’alto. Le sue fasi accompagnano la donna di mese in mese, grazie alla mutevolezza della sua forma.
Come astro misuratore del tempo per eccellenza, la luna porta con sé l’idea del cambiamento all’interno della grande Ruota, e questi volti sono il riflesso delle tre età della donna, associazione naturale con quella delle tre principali fasi del ciclo lunare. Questa sua capacità di cambiare e rigenerare, oggi la si può nuovamente acquisire come rito di iniziazione, dove si muore simbolicamente per rinascere in una nuova condizione. Inoltre, la rinascita dell’astro dona speranza e permette di valorizzare quei momenti negativi e bui, ai quali seguirà sempre la luce! Presiedendo oltre alla morte anche alla fecondazione e alla vita, il simbolismo lunare ci consola e ci ricorda che dopo un momento buio o introspettivo, ne seguono altri più attivi e più propizi.
I tre volti della Strega, le tre facce della Dea
Nello specifico sto parlando di volti da cui le donne apprendevano, imparavano, con cui vivevano a stretto contatto e così ne apprezzavano l’inevitabile cambiamento.
Questi “tre volti” vengono vissuti attraverso l’archetipo della Dea Madre, anche chiamata Triva, e descritti nello specifico come:
- La fanciulla o vergine
- La madre
- L’anziana o la Strega.
Ma vediamo nel dettaglio cosa rappresentano i “Tre Volti della Dea”:
La Luna della fanciulla: la Dea Vergine
La luna della Fanciulla è la fase crescente, e rappresenta la purezza ed il nuovo; la sua energia è attiva, e quindi spensierata, curiosa, libera, indipendente, in cerca di esperienze. Raffigurata nell’archetipo dell’animale selvatico, ci riporta alla libertà e allo stato primordiale selvaggio.
La luna piena: la Madre
La fase della Madre coincide con la luna piena, e rappresenta la forza rigeneratrice della vita, la disponibilità verso il propio io ma anche verso gli altri: la madre non è proiettata solo verso la sua cerchia familiare, ma segue degli obiettivi, dei progetti, e li nutre come fossero figli. Questa fase racchiude in se il potere attivo che porta alla creatività e alla creazione.
La Madre possiede una mente feconda, pregna di vita e di potenza, rappresentata dal colore rosso. Il rosso è infatti il colore del potere, della donna matura, capace di conoscere e comprendere cosa accade intorno e dentro di lei. Il rosso simboleggia il pieno centro della propria sessualità.
La luna calante: l’Anziana
In questa fase troviamo la Dea saggia, introspettiva, che contiene in sé i poteri della Fanciulla e della Madre divenendo così indipendente, lungimirante, creativa: essa pone e determina i cambiamenti. Il colore nero racchiude in se il potere del riposo contemplativo, della saggezza, del desiderio verso l’esterno e del tramandare ai posteri le conoscenze acquisite nel tempo, Rappresentata nella luna calante, essa è il culmine della vita nella totale saggezza, conoscenza ed esperienza.
La sua trasformazione va pian piano a comprendere il mistero della morte, della rigenerazione, della fine e della capacità di abbandonarsi all’oscurità senza temere per lei. La visione della morte diviene un viaggio che porta con sé l’esperienza terrena, lasciando a chi verrà dopo i giusti insegnamenti affinché la donna riconosca il suo enorme potere di connessione. Solo attraverso la consapevolezza della propria forza, spettatrice della sua eterna rinascita, la donna si assicura che questo legame con il satellite bianco e con le sue fasi, con i suoi potenti archetipi, non vada mai perduto.