Strega

La luna tra ciclicità e simbolismo: impariamo a ritualizzare

Autrice: Ilaria Maisie Dee
Articolo

Dicembre 9, 2021


La luna crea da sempre nell’essere umano le più svariate domande: “Cos’è mai quell’enorme faro argentato che ogni notte illumina l’oscurità? Che da quando l’uomo ha avuto vita, ha scandito il suo tempo, guidando il suo cammino?”
Perché la donna compie lo stesso ciclo di quella pallida signora dalla presenza ancestrale, cambiando faccia pur rimanendo sempre se stessa?

Queste domande oggi più di ieri, per colpa di un retaggio culturale, ci rendono vulnerabili nei confronti degli eventi naturali. Questi eventi in antichità, invece, erano considerati fondamentali e hanno dato vita a concetti ancora importanti: come la Luna rappresenta le tre facce della vita di ogni essere umano, così rappresenta il trascorrere e lo scandire del tempo a cui tutti, indistintamente, siamo legati.

Luna: ad ogni ciclo il suo perché


La Luna nel suo mese “sinodico” dalla durata di ventotto giorni, assume un carattere misterioso ma comprensibile simbolicamente attraverso le sue fasi:

Fase della Luna nuova, chiamata anche Luna Nera: è la fase del lato oscuro, quello in cui l’astro ci invita a guardarci profondamente dall’interno lavorando sui nostri lati-ombra che in stregoneria non sono assolutamente da definire negativi, bensì visti come parte di noi da comprendere e affrontare. Per i Babilonesi era il momento in cui la Dea era soggetta a ciclo mestruale: giorni in cui erano sconsigliati rituali volti ad esternare desideri o caricarsi di energia. I rituali più consoni in questa fase, sono quelli in cui si è sicuri e decisi: comprensione, progetti, nuovi inizi, rinascita e rinnovamento.

La Fase della Luna Crescente indica che la direzione naturale della vita è in crescita, la spinta per realizzare obbiettivi e desideri è forte. Tutto ciò che si fa per rafforzare, nutrire e raccogliere energia, in questo momento è doppiamente efficace: si tende a mangiare di più e le ferite faticano a guarire. I rituali che si possono fare sono gli incantesimi relativi all’accrescimento, alla prosperità, alla protezione e all’attrazione.

La Fase della Luna Piena indica che il disco lunare è completo, evento che le streghe non smetteranno mai di apprezzare. In questo momento le energie sono al culmine, ci sentiamo spesso sopraffatti, ma il momento è propizio per raccogliere i risultati degli obbiettivi espressi in Luna crescente. I rituali consoni a questa fase sono quelli di fortuna e protezione, volontà, desideri e potere interiore. In Luna Piena è un classico caricare pietre e strumenti, accendere una candela bianca ed effettuare il rituale dell’acqua di Luna. Come? Si espone all’energia della Luna un contenitore in vetro con dell’acqua. La stessa acqua sarà poi utilizzata per lavarsi, annaffiare le piante o effettuare incantesimi.

La Fase della Luna Calante è la fase del rilascio, associata al ciclo mestruale, quando le energie fluiscono verso il basso e l’esterno. In questo momento è indicato effettuare rituali volti al distacco, ossia mandare via energie negative e pesanti e all’allontanamento di persone o cattive abitudini.

Vorrei aggiungere anche un momento poco considerato ma che ritengo comunque degno di nota: il Vuoto di Luna, fenomeno che accade quando la Luna termina la sua posizione rispetto ad ogni altro pianeta ed è il momento in cui la confusione predomina e gli obbiettivi faticano a compiersi. In questa fase non bisogna iniziare o fare nulla se non aspettare che passi nel giro di un paio di giorni.

Luna e simbolismo

Lei, la madre dei Misteri, ancora oggi continua a guidarci nel nostro cammino, rimanendo fedele alla sua forza e racchiudendo valenze ermetiche indiscutibili. Anticamente il simbolismo della Luna ha assunto maggiore importanza rispetto a quello del Sole, partendo dall’etimologia del suo nome che in tutte le lingue significa “misurare”. E’ interessante notare che il tempo lineare così come noi lo viviamo oggi è un concetto giovane, che ha seguito il concetto di tempo ciclico di morte e rinascita vissuto dai nostri antenati.

L’astro d’argento ogni ventotto giorni muore e rinasce, così come muoiono e rinascono i giorni, il ciclo mestruale, la natura in primavera, la vita stessa. In questa visione eternamente ciclica, la Luna ha assunto vari nomi ancora oggi in uso dai seguaci della stregoneria, del paganesimo e neopaganesimo. Gli Esbat, ossia le Lune Piene, momenti rituali ritenuti diabolici dalle religioni monoteiste, altro non erano che cerimonie che celebravano lo scandire del viaggio che la Luna compiva mensilmente attraverso il cielo e che, quando piena, era ritenuta al pari di una divinità degna di rispetto e riconoscimento, onorando il suo splendore, la sua massima energia, tronfia in tutta la sua bellezza. A queste tredici Lune Piene, una per ogni mese, o due in casi rari, è stato attribuito un nome specifico legato al periodo

Alla scoperta delle tredici lune

Gennaio – Luna Piena dell’Ipo o Luna del Lupo
Siamo in pieno Inverno, e, riscaldati dal calore del fuoco, guariscono le ferite emotive. E’ una Luna dedicata all’amore per i propri cari e al rinforzare i rapporti con la famiglia. Di solito la sera si consumavano biscotti a base di mele, arance e cannella.


Febbraio – Luna Piena del Ghiaccio.
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Per le streghe era la Luna legata al conservare la parte della vita dedicata al cuore giovane, alludendo alla stagione primaverile che si avvicinava sempre di più. Richiamava sia la purezza della neve, tipica del periodo, sia la purezza della fanciulla, per cui il colore indossato era il bianco, così come i fiori al centrotavola o quelli posti sui davanzali delle finestre. Di sera era tipico consumare latte e cioccolata, per i più fortunati, mentre i meno fortunati chiedevano resistenza e lungimiranza, lasciando andare i desideri, sotto forma di pietre, fiori o carta, nell’acqua di fiume.


Marzo – Luna Piena della semina.
Il periodo che segnava questa Luna era quello dedicato alla semina sia agricola che richiamo al seminare progetti. Nelle case venivano posizionate piante e benedetti i semi che poi le donne (streghe) avrebbero utilizzato per curare o per gli incantesimi dedicati alla fortuna e all’abbondanza.


Aprile – Luna Piena della Lepre.
In questa Luna ricordiamo il momento in cui siamo in Primavera e quindi quando i progetti oltre ai fiori, iniziano a sbocciare. La lepre è da sempre l’animale carico di significato esoterico, che ritroviamo nella festa di Ostara, ripreso poi come simbolo della Pasqua cristiana. Le streghe erano solite lasciare un vaso senza fiori così che se ne potessero occupare gli spiriti del bosco e dei fiori. Tipici erano i biscotti a base di limone e lavanda.


Maggio – Luna Piena della Coppia o Luna del Fiore
Considerato dalle streghe un evento molto importante e dall’energia potente, momento in cui i fiori sbocciano e con loro l’amore, la prosperità e i desideri.


Giugno – Luna Piena del Miele
Per le streghe era la luna della trasformazione, come quella che avviene dall’impollinazione al miele o quella subita dal bruco che si trasforma in farfalla.
Durante la serata era tradizione praticare l’arte della divinazione consumando biscotti a base di miele e limone.


Luglio – Luna Piena Luna delle Erbe
Questa luna significava il potenziamento delle facoltà mistiche, gli incantesimi in questo momento risuonavano maggiormente. La tradizione vuole che si cucinino dei dolci a base di erbe e spezie, ma anche di essiccare quest’ultime per le conserve invernali.


Agosto – Luna Piena del Grano
Richiama il raccolto sia materiale che spirituale. S’imbandisce la tavola con spighe di grano, pane e birra. Si spargono i semi nella terra e si mettono sui davanzali per gli uccelli bruciando bigliettini di ringraziamento per l’abbondanza ricevuta.


Settembre – Luna Piena della Vendemmia
Questa Luna segna un momento speciale per le streghe da dedicare alla meditazione profonda, non la meditazione come la intendiamo oggi.
Una meditazione volta all’introspezione: l’estate era terminata e s’iniziava a guardare verso il periodo più freddo e oscuro dell’anno, quello in cui si iniziava a fare i conti con le scorte per l’inverno e il focolare rappresentava il fulcro della sopravvivenza. La vendemmia inoltre è il simbolo dell’iniziazione in cui l’uva dallo stato solido passa allo stato liquido del vino, alludendo allo stesso percorso che l’essere umano fa passando dallo stato grezzo a quello spirituale.


Ottobre – Luna Piena di Sangue o Esbat della Luna Rossa
Il richiamo al sangue era legato al sacrificio che gli animali compivano per nutrire e vestire le genti dei villaggi nei periodi freddi. Le Streghe quindi onoravano questo sacrificio ringraziando gli animali per il loro prezioso aiuto. Il richiamo va anche verso la notte degli Antenati , notte in cui si consumavano cibi autunnali come zucche e castagne ricordando i familiari oltre la soglia lasciando loro offerte.


Novembre – Luna Piena della Neve
Segna l’inizio effettivo dei mesi bui, la natura cade in letargo e simboleggia la morte, ci si prende il giusto riposo e ci si prepara per rinascere poi in primavera.
Una fase di stasi in cui pensare alle cose importanti, restare in attesa, dedicarsi al calore familiare e al ricordo dei propri antenati. Durante questa notte di Luna piena si brucia la lavanda e il rosmarino.


Dicembre – Luna Piena della Quercia
Questa Luna rappresenta l’unione dell’essere umano con il grande disegno universale, con le energie più sottili. Si osserva la natura che cambia il suo vestito di stagione in stagione mentre copre con il suo mantello bianco, montagne, colline e città.
Per le streghe, essendo la Luna più vicina al Solstizio Invernale, era il momento in cui richiamare il ritorno alla luce.
Per tradizione si accende una candela all’interno di una spirale di rami di agrifoglio, una volta consumata si bruciavano anche i rami e per le streghe, quello, era il momento che segnava il nuovo inizio.


E così, dai tempi più inaccessibili, l’Antica Signora pallida ed eterea, custodisce i più grandi misteri dell’umanità e del mondo, attraverso antiche tradizioni che ancora oggi le donne, un tempo ritenute Streghe con eccezione negativa, portano avanti con orgoglio e dedizione, nonostante i tentativi di relegare questa luce folkloristica in un evidente idilliaco dimenticatoio.

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