La stregoneria naturale moderna non è altro che una mutazione avvenuta nei secoli dell’antica stregoneria che si è più o meno adattata al contesto storico e culturale. Se da una parte la strega è libera di personalizzare la sua ritualistica, dall’altra continua ad agire nel rispetto delle tradizioni acquisite.
La ritualistica come quella della religione appartenente agli iniziati al Vodoo così come quella dei Nativi, grazie al loro fascino, sono state nel tempo deformate al punto da essere in qualche modo svilite nella loro sacralità. Per questo ritengo importante ritrovare quelle che sono le tradizioni del nostro territorio, rintracciare la loro preziosa sacralità senza andare chissà quanto lontani.
Nel trovare la propria strada attraverso la spiritualità e la stregoneria, abbiamo completamente dimenticato l’importanza di rendere giustizia alle nostre meravigliose tradizioni. Abbiamo dimenticato le pratiche legate ai nostri antenati divinizzati: esse possono proteggerci molto di più di spiriti lontani e sconosciuti a noi!
Una tra le eredità che le nostre ave ci hanno lasciato, è senza dubbio la stregoneria popolare. Quest’ultima è anche detta magia naturale o ancora bassa magia, ossia quella delle nostre regioni e dei nostri antenati. Una magia considerata contadina, semplice e umile, tramandata da voci lontane spesso consapevoli di tenersi stretto quel poco che era loro concesso, quelle tradizioni che si stavano estinguendo ma che nella loro tenacia sono riuscite a giungere a noi. Una magia sacra, tanto antica come lo è la stregoneria del nostro territorio.
A proposito, se ti piace leggere, tra i libri di stregoneria ti consiglio questo testo: “La Grande Guida delle Arti Magiche”
E cos’è il rito se non l’iniziazione massima di morte e rinascita? Un simbolismo che possiamo riscontrare in ogni passaggio fondamentale della nostra natura. Ti consiglio il mio articolo nel quale spiego la differenza tra incantesimi e rituali
Per alcune streghe il rituale sta nell’integrare la magia nella propria vita quotidiana, nel conferire potere ai loro intenti. Il rituale diviene quell’esperienza che ritroviamo nella storia dell’umanità, lo strumento che occorre per entrare in contatto con quei mondi tanto sconosciuti quanto legati a noi. La magia ci appartiene ma spesso rimane sopita nelle terre che calpestiamo, negli occhi dei nostri antenati, coloro che possono guidarci e proteggerci. Ciò che si apprende lungo il viaggio di riscoperta può davvero rafforzare quelle radici. A proposito di radici, esse sono le uniche a cui dobbiamo dire grazie per aver resistito così a lungo, nonostante tutto.
Ed ecco che riscopriamo le Animulari presenti in Sicilia, le Bàzure nei dintorni di Savona, anche chiamate “streghe marinare” capaci di scatenare tempeste. Ritroviamo le Bele Butele della tradizione veneta, le Cogas della tradizione sarda, Gatte Masciare che si trovano a Bari, le Genti Beate diffuse nel veronese e qualcuno le ascrive alla famiglia delle Fate. Le Janare, le streghe della Campania, la Masca in Piemonte, le Lavandaie fate, fantasmi o streghe e sono presenti in Istria. Le Madri nella provincia di Trapani, le Missuia, la Stria della Diassa nella provincia di Belluno, le Tempestare proprie di tutta la nostra penisola o la Vecia Barbantana dal Veneto.
Qualsiasi sia la figura legata al proprio territorio, in esso vive una realtà che vale la pena di essere riscoperta! Prima di andare altrove, dovremmo ritrovare in quelle piccole sfumature dietro casa, tutto il nostro antico e prezioso sapere.
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A presto!
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