Non praticare sempre sulla gratitudine, pratica la soddisfazione e ti accorgerai di una grande differenza! La gratitudine è quella cosa che va tanto di moda adesso: non c’è un guru del miglioramento della vita che non ti dica di praticare gratitudine mattina e sera. Eppure quest’abitudine nasconde un aspetto che non è facile da vedere…te lo mostro io in questo articolo.

A chi ti rivolgi quando sei grata?
Sei grata a tutto e tutti…meno che a te
Amo darti punti di vista nuovi.
Quando tu sei “grata” c’è qualcosa di impersonale; solitamente c’è chi è grato alla vita, all’universo, al Dio che pregano, alla famiglia da cui viene ecc. Cioè quello che tu hai e che ti fa felice te l’ha dato qualcos’altro, o qualcun altro! Va bene ovviamente essere felice di quello che abbiamo, sapere di essere nati dalla parte giusta del mondo, sapersi godere tutti i giorni le cose belle e anche le fortune (chiamiamole con il loro nome) perché abbiamo avuto la fortuna di avere una bella famiglia, la fortuna di vivere tranquilli e così via. Ma in tutto questo ringraziare ti dimentichi sempre del tuo ruolo in questa vita. In questa felicità.
Riconosci il tuo ruolo attivo, non praticare solo la gratitudine
Io ti dico di aggiungere anche la soddisfazione, e di non praticare solo la gratitudine. Che cosa c’è nella tua vita che ti fa sentire soddisfatta? Che ti sei presa tu, che è merito tuo, che hai voluto fortemente?
Questo può valere dalle cose più grandi alle cose più piccole: può essere la promozione al lavoro alla macchina dei sogni, a quella ricetta venuta così bene. È la gioia di dirti: “Oggi sono proprio soddisfatta di me stessa perché ho fatto questa cosa!”, oppure: “Per questa casa così bella, così accogliente proprio come la desideravo, è merito mio perché me la sto pagando io, perché l’ho scelta io, perché l’ho ristrutturata io, perché…” qualunque cosa va bene!
L’importante è spostare l’attenzione sulla tua parte attiva, che agisce, che crea grazie alla tua volontà. Perché hai scelto, perché hai desiderato quella cosa, perché ce l’hai messa tutta.

Inizia ad essere grata anche a te stessa
Sai riconoscere il tuo senso di capacità?
Inizia a non praticare solo la gratitudine
Saperti riconoscere questa capacità è una competenza che si allena. Guardati attorno, guarda le relazioni che hai. Perché anche le persone che hai accanto, in realtà, non ti sono piombate dal cielo, le hai scelte. E se sono persone con cui stai bene, beh c’è del merito da parte tua: perché loro sono meravigliose, ma tu hai fatto la scelta di volerle!
Praticare la soddisfazione è una cosa che non ti dice nessuno, lo so, perché suona egoista e non si fa. Siamo stati educati alla ricerca dell’approvazione e dell’appoggio di altri, e questo riguarda anche le azioni nella nostra vita. Quasi come se la felicità e l’amor proprio debbano passare sempre da una sorta di “pegno” emotivo. Allora te lo dico io: pratica la soddisfazione! Coccola il tuo ego con amore.
Giorno dopo giorno come ti sentirai più sicura, più forte perché riconoserai finalmente che le cose belle della tua vita le hai volute tu, non è soltanto il merito dell’energia universale. Sei tu.
E se non ci riesco?
Lo so che te lo chiederai: “Ma lo saprò fare?” È vero, potresti non riuscirci, ma non per incompetenza, solo perchè non l’hai imparato. Ti assicuro che l’amor proprio e il sano egoismo vivono anche in te, anche se li hai nascosti molto, molto bene. Ma se li liberi, se ti fai trasportare dall’eccitazione di essere potente, la tua vita potrebbe prendere la piega che tanto desideri. Ricorda che il mio lavoro è proprio questo: aiutarti ad essere come vuoi essere, senza paura, senza colpe. Solo te!