Chi non l’ha sentito o detto almeno una volta nella vita? Tutti, ovviamente. Sembra un mantra utile da usare quando non ne puoi più e stai per mollare…e invece nasconde un grande inganno. Scopriamo insieme perchè prima il dovere e poi il piacere non è l’ordine giusto per affrontare le cose.

Sei sicura che il piacere debba venire solo dopo il dovere?
Senso del dovere o senso delle responsabilità
Non sono la stessa cosa anche se, molto spesso, usiamo queste parole come sinonimi. Il senso del dovere è una morale imparata nel tempo; in fase di crescita e apprendimento hai capito che ci sono delle cose da fare per forza. L’inganno sta nel fatto che il non farle pregiudicherebbe il tuo valore, perchè ti sono state presentate come elemento distintivo di una buona morale. “Hai il dovere di farlo”, infatti, è associato mentalmente a qualcosa che tutto sommato non ami particolarmente fare, ma devi.
Ti ricorda quando da piccola chiedevi: ma perchè devo? Ecco, è quel fastidio lì. E peggio, spesso al compimento del dovere era assegnato un premio o un riconoscimento.
Il senso della responsabilità, invece, riguarda la consapevolezza di voler fare qualcosa con una motivazione ben chiara che rende il lavoro più leggero. Non è imposto ma scelto. Ad esempio: terminare i tuoi compiti in ufficio, sapendo che sei pagata per questo, è responsabilità. Nutrire i tuoi figli o il tuo cane perchè non potrebbero farlo soli è responsabilità.
Credere che debba ogni giorno creare menù biologici perchè così fanno le brave madri, è senso del dovere. Trattenerti un’ora in più in ufficio per dimostrare quanto ci tieni, è senso del dovere.
Il piacere ti guida meglio di ogni altra motivazione
E spiega perché “prima il dovere e poi il piacere” è un inganno
Se per tutta la vita il tuo modus operandi ha seguito l’ordine “prima il dovere e poi il piacere”, va da sé che il piacere arriva molto tardi. Alla fine. O che in fondo, tu non te lo sappia mai godere a pieno. È come se ci fosse sempre una vocina a dirti: ma avrai fatto tutto quello che dovevi, nel modo migliore, per potertelo permettere?
Eppure il senso del piacere è la guida migliore per rendere al meglio in ogni campo. L’inganno mentale sta nel fatto che, inconsciamente, associ il piacere a qualcosa di peccaminoso, a Pinocchio nel paese dei balocchi. Non alla sana facoltà di godere della tua vita; cosa per cui sei nata, che facevi benissimo da bambina e che hai dimenticato. Puoi lasciare che ti guidi oggi, però.
Esempio: il senso del piacere ti dice che vorresti tanto fare un aperitivo con le amiche. Il senso del dovere ti dice che, però, non hai finito tutto come si deve al lavoro. Se lasci prevalere quest’ultimo non andrai mai a quell’aperitivo. Se ti concentri sul perché ti piacerebbe farlo, su come ti sentiresti se fossi lì, su quanto lo desideri e te lo meriti…terminare le incombenze sarà più facile e veloce.

Sei ancora sicura che prima il dovere e poi il piacere sia corretto?
Sono sicura che stai pensando che sarebbe bello ma che tu non potresti mai. È normale: quel valore è diventato la tua guida per molti anni. Non riesci a scardinarlo perchè ti dà sicurezza; anche quando sei sfinita e frustrata puoi dire “eh però ho fatto tutto come si deve”. Sei sicura che sia tu a dirtelo? E non le persone che te lo hanno insegnato?
Ti propongo un esercizio: prova ad invertire il senso del piacere con quello del dovere come ti ho mostrato nell’esempio, in tutte le situazioni quotidiane. Osa rinunciare alle pulizie per un giorno, a favore di quella passeggiata che desideravi: potresti scoprire che tornerai talmente carica e felice da farle ancor meglio il giorno dopo. Questo significa che prima il dovere e poi il piacere è solo un dogma che qualcun’altro ha deciso per te.
Potresti scoprire che concedersi un piacere non significa essere una brutta persona. E, infondo, anche se qualcuno lo pensasse, cosa cambierebbe in una vita appagata? Io credo niente.

Impara a ricercare il tuo piacere senza colpe