Dinamiche familiari, trauma transgenerazionale e EMDR
“Le colpe dei padri ricadono sui figli”
“La mela non cade mia lontano dall’albero”
“Buon sangue non mente”
“Tale padre, tale figlio”
Sono solo alcuni modi di dire, celebri e noti, riguardo al fatto che ci sono caratteristiche e peculiarità che “ereditiamo” dalle nostre famiglie. Essi stanno a significare che quella persona non si discosterà mai dalle caratteristiche tipiche delle sue origini. Come psicoterapeuta, mi ritrovo spesso a spiegare e a ragionare con i miei adorati pazienti adolescenti e con i loro genitori, ma sempre più spesso anche con adulti che chiedono di cambiare o migliorare la propria vita, di eredità e lasciti familiari. Ovviamente non parlo di candelabri, quadri e tappeti ricevuti in dono dalla prozia defunta!
Piuttosto mi riferisco a tutti quei modi di fare, dire e pensare che portiamo avanti come tradizioni familiari, a volte in modo fiero, a volte come zavorre.
“Nella mia famiglia nessuno ha mai…” “Nella mia famiglia siamo soliti…” “I miei antenati hanno sempre…”
“Da me si è sempre fatto così..”
Questi sono solo alcuni dei virgolettati che rappresentano le nostre narrazioni, i nostri racconti, e che pervadono le nostre relazioni. A quante di voi è successo di pensare in adolescenza o in giovane età adulta:
“Questa cosa io non la farò mai così (come i miei genitori)?”.
Poi invece crescendo vi siete ritrovate a utilizzare esattamente le stesse modalità.

Se vuoi sganciarti dal passato, sappi che è possibile!
Vi faccio un esempio: hai sempre detestato le “formalità” dei tuoi genitori, mettere il vestito bello in certe occasioni, sistemare la casa per gli ospiti, salutare in un certo modo e potrei continuare per ore.
Hai giurato a te stessa che una volta “grande” ti saresti ribellata a questo modo di fare, salvo poi finire da adulta a fare un lavoro di rappresentanza e ad organizzare eventi super-formali, ad avere la casa perfetta per gli ospiti, a prepararti di tutto punto-perfettamente per certe situazioni, anzi no, ancor peggio…addirittura la spesa la fai perfetta come non mai!
No, non sei sbagliata, ma se non ti riconosci in questo modo di essere, se lo senti come pesante, posso darti una buona notizia: puoi sganciarti dal passato!
Qualsiasi cosa ci sia stata nella tua famiglia, qualsiasi cosa ti abbiano tramandato nonni e genitori, la accetti, ne diventi consapevole, per poi poterne prenderne le distanze, rielaborarla e lasciarla andare.
I fantasmi del passato: scopri come portarli alla luce

Altro esempio: hai presente quando guardi il tipico film americano o giù di lì, dove l’allegra famigliola si trasferisce nella nuova casa, tanto desiderata e agognata. Tutto bene, bambini che corrono felici, scatoloni e tanto amore. Un po’ alla volta, spesso improvvisamente, cominciano ad accadere cose misteriose, luci che si accendono, porte che si chiudono, incubi e visioni.
Arriva il fantasma.
Quel fantasma resta finché la famiglia non prende conoscenza dello spirito e della sua storia.
No, non se ne va, anzi … urla ancora più forte, spaventando e devastando.
Poi arriva il momento della conoscenza, del capire, dell’affrancare quello spettro da tutte le sue “colpe” o “ingiustizie subite”. Lo spettro può raggiungere la luce, la famiglia può tornare alla sua vita, ad una nuova vita, in una casa più “leggera”, in quanto libera da storie che non le appartengono più.
Per sganciarti dal passato devi riconoscere ciò che NON ti appartiene
Cresci in una famiglia tutto sommato felice, e dico “tutto sommato” perché sappiamo che la famiglia dei sogni non esiste. Si insomma, sei stata a volte felice e a volte triste, non hai ricordi particolarmente traumatici, anzi ricordi belle vacanze e feste di compleanno. Un po’ alla volta, spesso improvvisamente, cominciano le discussioni e i malumori.
Non stai più bene in certe situazioni o contesti familiari, tua madre che parla, parla, parla e tu non la sopporti: ti dice continuamente cosa fare e ti sembra improvvisamente di diventare pazza! Questo accade perché tu sei adulta.
Allora un po’ alla volta, magari con l’aiuto della psicoterapeuta, capisci che tu sei diversa, che tua madre fa così perché ha paura di sbagliare e non vuole farti sbagliare perché non vuole che tu stia male.
MA TU SEI DIVERSA.
Non hai paura di sbagliare: quella non è una tua paura! È sua, la guardi, la accetti e la accogli. Ma la lasci andare. Non è tua. Ecco che tutto comincia ad avere dei colori diversi, una leggerezza diversa: tua mamma ti dirà sempre cosa fare (ricorda che possiamo lavorare e cambiare noi stessi, ma non possiamo cambiare gli altri), ma tu non lo sentirai come un peso, la ascolti sorridi e la ringrazi. Non è una tu paura, è sua. Puoi vivere. Hai sganciato un “guazzabuglio familiare” e hai scelto la tua vita.
Quanto influisce il passato della nostra famiglia sul nostro modo di essere?
Non si scelgono i propri genitori o parenti, ma possiamo mettere ordine in certi armadi e riappropriarci della nostra biografia, rinascendo consapevoli, senza subire ma agendo.
E se nelle generazioni precedenti o in quella dei miei genitori, zii, ci fossero stati segreti, traumi, eventi tragici o segreti mai raccontati? Possono questi influenzarmi anche se non li ho vissuti?
Spesso quando il terapeuta raccoglie la storia della persona che si rivolge a lui, le narrazioni sono zeppe di: “Ma questo è successo che io non ero ancora nato”.
Molto spesso le persone si stupiscono quando i terapeuti poi vanno appositamente ad “indagare” nelle generazioni precedenti. Ti faccio un altro esempio che può avere dell’incredibile: i tuoi nonni, e ancora i bisnonni, hanno vissuto la guerra, le bombe, le deportazioni, i campi di sterminio. Mamma e papà erano piccoli, magari appena nati, ma hanno sempre sentito parlare di questo, tu anche, soprattutto alle feste e nei ritrovi, fino a qui nulla di anormale, se non che nella tua famiglia tutti fanno gli incubi, hanno paura degli aerei e detestano i palloncini che scoppiano. Tuo figlio va in panico ogni volta che vede un palloncino, eppure non ha avuto nessun trauma rispetto a questo. Eccolo il trauma che scorre nel sangue da una generazione all’altra.
Quante paure che agiscono su di noi in realtà non ci appartengono?

Pensa a quante paure non sappiamo dare una risposta perché apparentemente non centrano nulla con noi.
Ancora, una tua trisavola si è tolta la vita da giovane, da allora la famiglia comincia a guardare con sospetto tutti gli atteggiamenti di isolamento e di tristezza. Tu non lo sai nemmeno, o meglio forse ne hai sentito parlare a qualche ritrovo familiare, i tuoi genitori non te ne hanno mai parlato, non erano nemmeno nati quando è accaduto.
Tu non sopporti che tua figlia stia in camera con la porta chiusa, nessuna porta della casa deve mai essere chiusa, tantomeno a chiave, non lo sai perché ma addirittura le chiavi le hai tolte dalle porte.
Anche qui, il trauma corre nelle generazioni a seguire, va oltre il semplice comportamento appreso.
I traumi si trasmettono tra le varie generazioni: scopri come sganciarti dal passato
I dolori e i traumi non rielaborati e superati hanno effetti significativi e impattanti nelle generazioni successive.
Non mi metterò qui a parlare di epigenetica e neuroscienze, ma numerose ricerche hanno oramai dimostrato la trasmissibilità dei traumi tra le varie generazioni.
Come posso liberarmi di un qualcosa che è rimasto nel passato, tra l’altro non mio, imprigionato e non rielaborato?
Un valido percorso di psicoterapia può aiutarti a farlo! Il trauma, anche transgenerazionale, può essere elaborato con varie tecniche: sulle costellazioni familiari puoi già trovare un articolo interessante qui nel sito a cura di Elena Marchetto.
EMDR per superare i traumi
Un’altra tecnica, che io ad esempio uso molto e di cui voglio accennarti è l’EMDR. “L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una tecnica psicoterapeutica che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione destra/sinistra.
Si è dimostrata molto efficace nel trattamento di numerosi disturbi psicologici (depressione, dipendenze, fobie, problemi alimentari…) in quanto offre una nuova visione della patologia e una nuova modalità di intervento.
Viene usata per accedere ai ricordi di esperienze traumatiche che sono alla basa dei problemi attuali del paziente, per elaborarli e portarli ad una risoluzione adattiva.
Secondo la teoria dell’Elaborazione dell’Informazione HIP, il cervello ha un sistema innato di elaborazione dell’informazione, ma, a causa di certe esperienze traumatiche, tale elaborazione a volte non avviene come dovrebbe e l’informazione rimane racchiusa in una rete neurale conservando le stesse emozioni, convinzioni e sensazioni fisiche esistenti al momento dell’esperienza originale. Questo fattore, nel tempo, si generalizza e provoca sintomi di ansia, depressione, stress ecc.

“Il processo di elaborazione dell’informazione che avviene utilizzando questa tecnica tiene conto di tutti gli aspetti, sia cognitivi-emotivi sia comportamentali e neurofisiologici. Il metodo è così efficace perché si basa su un meccanismo innato del cervello e quindi la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva che offre, sono il risultato dell’elaborazione adattiva a livello fisiologico. Esso deve essere integrato nell’ambito di una psicoterapia.”
(Isabel Fernandez, Prefazione “EMDR con bambini e adolescenti” di Ricky Greenwald – Casa Editrice Astrolabio)
E tu? Di quali segreti o fardelli vuoi liberarti? Non lo sai? O non sai come fare?
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Sarò lieta di aiutarti.