Frustrata

TERAPIA DI COPPIA: ISTRUZIONI PER L’USO

Autrice: Claudia Sara
Articolo

Gennaio 18, 2022

La terapia di coppia è quell’eventualità a cui si crede di non dover mai ricorrere.

Se hai aperto questo articolo è perché qualcosa nel titolo parla di te e della tua relazione di coppia.
Posso immaginare che tu e la persona che ti sta accanto stiate attraversando un momento critico della vostra relazione.
Può darsi che nel tempo sia accaduto qualcosa (tradimento, nascita di un figlio, perdita, cambio di vita) che vi ha destabilizzati, che vi ha fatto sbandare mandandovi “fuori carreggiata” senza che riusciste più a riprendere il controllo; o può essere che uno di voi abbia infranto il vostro tacito “patto”, così come che stiate vivendo da tempo una fase di “stallo”, apatia, incomprensione, e allontanamento reciproco.


Entrambi vivete l’una o l’altra situazione con tristezza, disagio e sofferenza, anche se magari lo dimostrate con modalità diverse, chi esternandolo di più, chi mostrandosi in modo più distaccato e freddo. Siete in un vortice che piano piano vi allontana ma non sapete come uscirne; vorreste farlo ma come?


“Sai che a me cadere fa paura, ma sono qua…” (Colibrì di Cesare Cremonini)

Terapia di coppia: le possibili domande che ci poniamo

Perchè questa persona oggi mi sembra così lontana?
Cosa mi porta a non riconoscerla e a non apprezzarla più come prima?
Perchè in passato ci siamo scelti?
Cosa abbiamo in comune oggi?


Ti ritrovi con un gomitolo in mano formato da tanti fili di diversi colori. Sei consapevole che dallo scioglimento di quel gomitolo dipendono il vostro benessere e la vostra serenità (individuale e di coppia), ma non sai da dove partire. Non ti spieghi come quel gomitolo si sia formato così in fretta e senza che voi faceste nulla per evitarlo.
Cosa gli ha permesso di aggrovigliarsi? Cosa ha fatto sì che si formasse? Da quale colore inizieresti per sciogliere il vostro gomitolo?E’ difficilissimo trovare delle risposte, capire quali le incomprensioni, i “non detti”, le bugie e le omissioni che vi hanno portati ad essere così oggi. L’unica cosa certa è che siete una coppia infelice. Quella relazione in cui avevi riposto energie, fiducia e speranza, oggi ti sta deludendo, rendendoti irrascibile, pessimista e priva di energie. Ma quanti sanno delle vostre difficoltà? Con quanti le condividete?

Spesso la crisi coniugale viene nascosta, scopriamo perché:

  1. si prova vergogna;
  2. si pensa che parlarne con gli amici o persone di fiducia della famiglia possa essere sufficienti per risolvere;
  3. si è mossi dalla magica convinzione che affrontare la situazione potrebbe solo peggiorare irrimediabilmente le cose e che parlarne renderebbe tutto più vero.

Falsi miti sulla terapia di coppia da sfatare:

Le amiche, i confidenti, i genitori non posso aiutarvi a risolvere le vostre difficoltà. Sono persone che vi conoscono e quindi non potranno mai essere oggettive e consigliarvi senza “interessi personali”. Sicuramente potranno sostenervi e consolarvi ma non possono sostituirsi ad un professionista.
State già vivendo un dramma e la vostra situazione è gia pesante così com’è. Non sarà la terapia a peggiorarla anzi, un percorso di questo tipo potrà solo esservi d’aiuto a dare il giusto peso e a risignificare le vostre difficoltà.
Per fortuna ad un certo punto accade che uno dei due decida di rompere il muro del silenzio e delle incompresioni e che condivida il desiderio di qualcosa che possa dare voce e spazio alla propria sofferenza.

Sei tu quella persona? Ti riconosci in questa descrizione?

Se stai leggendo questo articolo la risposta è “si”. E forse stai raccogliendo informazioni sulla terapia di coppia perché ne hai parlato con il tuo compagno o desideri parlargliene nei prossimi giorni.

Cos’è la terapia di coppia?

La terapia di coppia è un percorso che due persone decidono consensualmente di intraprendere perché necessitano di un professionista che li sostenga e li aiuti a vedere la propria relazione da una prospettiva inedita. Di solito ciò che si chiede al professionista è:

  • superare le incomprensioni reciproche;
  • affrontare questioni “spinose” e irrisolte;
  • migliorare la gestione quotidiana e l’impatto degli eventi stressanti sul benessere coniugale;
  • risolvere conflitti;
  • rompere il meccanismo di colpevolizzazioni reciproche a favore dell’assunzione di responsabilità;
  • comprendere meglio “lo stato di salute” della relazione e le prospettive future.

Le due persone che arrivano nello studio dello psicologo/del terapeuta/del coach, riconoscono di avere
dei problemi da risolvere e vogliono mettersi in gioco senza vergognarsene. E’ una coppia che continua ad investire nella relazione e che vuole rimboccarsi le maniche, a prescindere da dove la terapia li porterà. Sicuramente ciascuno di voi affronterà questo percorso in modo diverso ma è fisiologico che sia così. Siete due persone con caratteri e storie uniche. Questo vi porterà a vivere la terapia con visioni, motivazione e dedizione diversa ma ciò non significa che vi impegnerete l’uno meno dell’altro o che fallirete nell’intento.

Devo dirtelo però, la terapia è faticosa (come ogni percorso su sé stessi), richiede molte energie. Non è come fare una passeggiata e non è come una scatola che acquisti e della quale puoi conoscere in
anticipo il contenuto. E’ un viaggio, e per viaggiare ci vuole coraggio, desiderio e tenacia ma, ti assicuro,
ripaga con grandi, grandissime soddisfazioni.

E se uno dei due scappa?

Che succede se ad un certo punto uno dei due cambia idea e decide di non iniziare/proseguire con la terapia?
Può accadere, e queste situazioni sono abbastanza frequenti.
Forse ti sta capitando ora di essere dalla parte della persona che riceve questo rifiuto. Come stai reagendo?
Il tuo compagno sembrava pronto, convinto a superare le prove della terapia, ma sul più bello si è tirato indietro, lasciandoti sola e mandandoti ancora più in crisi. Vivi questo rifiuto come l’ennesima delusione, come un tradimento e come il sigillo del suo disinteresse nei tuoi confronti. Tu eri pronta a cadere insieme a lui, a rischiare, anche se cadere fa paura ma lui non è ancora pronto… Che fare dunque?

Non esiste una strada giusta e una sbagliata.


Posso dirti però che puoi trasformare questo rifiuto in un’opportunità. Hai l’occasione di concentrarti su te stessa e su quale sia il tuo bisogno in questo momento.
Vuoi un percorso di coppia perchè non sei felice e hai bisogno di capirci di più di questa tristezza che ti assale?
Vuoi trovare una risposta ai pianti e alla rabbia che a volte provi? Cosa senti di volere? Di cosa hai bisogno? Forse puoi decidere di non trasformare questa opportunità in uno dei tanti appuntamenti cancellati sull’agenda!

La crisi di coppia più rivelarsi una grande opportunità per te stessa!


Se pensi di desiderare uno spazio in cui poter parlare della tua relazione, di ciò che secondo te non funziona, e se hai il desiderio di capire meglio ciò che di tuo metti in quella relazione e che non ti fa stare bene, non sprecare questa opportunità. Perchè aspettare? E’ giusto che il tuo partner si prenda il tempo di cui ha bisogno e che aspetti se non è pronto.
E’ bene che rifletta su sé stesso e sul vostro rapporto, anche da solo per il momento, ma perché tu dovresti rinunciare a qualcosa che ti farà stare meglio e potrà esserti d’aiuto? Se senti che questo sia il momento per fare qualcosa per te stessa, fallo! Assumiti la responsabilità del tuo cambiamento e non ignorare la tua spinta al fare.


Puoi ricontattare la professionista, esporle la situazione e costruire con lei un percorso nuovo, pensato (per ora) solo a te, cucito su misura per raggiungere gli obiettivi che desideri. Non puoi sapere cosa accadrà dopo, cosa il tuo partner deciderà di fare, e non puoi forzarlo perché tu pensi che ne abbiate bisogno. Puoi invece iniziare a lavorare su te stessa e questo è sicuramente un primo indispensabile passo verso una maggiore consapevolezza di te stessa. Se stare bene è la tua meta, non lasciare che le paure dell’altro si riflettano su di te, inizia ad agire il tuo cambiamento e assapora con soddisfazione i risultati che raggiungerai!


Se desideri che sia io ad accompagnarti in un percorso di consulenza puoi contattarmi, capiremo insieme quale sia la strada più adatta a te e alle tue esigenze!

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