Non ti dirò che sbagli o di stare tranquilla perchè la bellezza è dentro di te. Hai ragione, ti senti poco attraente, sbagliata. Legittimare quello che provi è fondamentale. Ma ora ti spiego perchè davanti allo specchio ti senti brutta e inadeguata. E non c’entra il tuo corpo.

LA BELLEZZA È DENTRO DI TE, MA DOVE?
Sono sicura che l’idea che la bellezza interiore dovrebbe tranquillizzarti non cambia il tuo malessere; non fraintendermi, il tuo carattere, i tuoi sogni, la tua gentilezza sono doti meravigliose. Ma so benissimo che davanti allo specchio continui a sentirti brutta e inadeguata e che tutta quella meraviglia interiore sembra non uscire mai. La verità è che tutti gli sforzi che fai per il tuo corpo sono vani se il tuo giudice interiore ti tratta sempre come una perdente! Chi è il giudice interiore? È quella voce che ti ricorda cosa non va nel tuo corpo, cosa avresti dovuto fare, quanto sei pigra e fallimentare. La voce di sempre, insomma.
CORPO E MENTE: NEMICI GIURATI
La bellezza è negli occhi di chi guarda, dicono. La bellezza è solo nei tuoi occhi, dico io. E ti spiego perchè ho ragione. Prova a pensare a tutte le persone, o a personaggi famosi, che non sono per niente belli ma che ti piacciono da morire; basterebbe ricordare Sarah Jessica Parker, Carrie di Sex&thecity, per avere una conferma. Quello che vedi, oltre alle scarpe meravigliose, è un atteggiamento mentale, è la sicurezza che esprime, è quanto si senta fiera di se stessa. Potremmo banalmente dire che si tratta di autostima, ma voglio portarti ad un livello di comprensione più alto. La mente riesce ad avere il controllo dei tuoi atteggiamenti e dell’espressione della tua identità, non solo interiore ma anche esteriore. Il modo in cui esprimi te stessa attraverso il tuo corpo, in cui dai valore a chi sei. Va da sé che se sei cresciuta in un continuo conflitto di svalutazione, abituata a dover dimostrare di attendere le aspettative degli altri per ricevere approvazione, la tua sicurezza si è persa nei meandri dell’autocritica. Così, come hai sempre fatto in famiglia, con gli amici, al lavoro, il tuo valore si misura esclusivamente dal confronto con un modello. La tua mente lo sa, se lo ricorda benissimo di quanto hai sofferto quando non raggiungevi lo standard desiderato ed evita di farti soffrire ancora. Tutto sommato ha anche un intento positivo: cerca di proteggerti. Peccato che alla fine tu ne esca sempre frustrata.

TI SENTI BRUTTA E INADEGUATA: PERCHÉ LO PENSI
Ovvio, dirai. “Lo vedo e lo penso”. Invece è proprio il contrario: lo pensi, ne sei convinta e lo vedi chiaramente. In pratica trovi conferma delle tue paure più grandi in ogni cm del tuo corpo sbagliato. So anche che stai pensando: ma la cellulite c’è, e anche i kg in più, e le rughe e il sedere piatto. Assolutamente, non sono qui a negare la tua realtà né il tuo desiderio di migliorarti; il corpo è tuo e solo tu puoi decidere cosa farci. Ma quello che decidi dovrebbe essere un desiderio sano, non la risposta a delle paure inconsce. Purtroppo anche quei bisogni che senti come tuoi sono spesso indotti proprio da specifiche leve mentali, anche se li giustifichi dicendo “lo faccio per stare bene con me stessa”. Non è mai del tutto vero; ti senti brutta e inadeguata perchè senti una paura che ti blocca, anche se non la sai riconoscere. Per fortuna stai leggendo il mio articolo e adesso ti spiegherò proprio come superarla.
LE LEVE MENTALI CHE DEVI CONOSCERE PER STARE MEGLIO
E smettere di sentirti brutta e inadeguata
Pronta? Adesso ti svelo tre punti fondamentali che da oggi in poi dovrai ricordare e osservare ogni volta che ti guardi allo specchio. Le leve mentali che intervengono nella valutazione che ognuno di noi fa di se stesso e, di conseguenza, nelle relazioni con gli altri sono tre:
La paura del giudizio degli altri
Il bisogno di approvazione
Il giudice interiore
Te li spiegherò uno alla volta, in relazione alla visione del tuo corpo, in modo da permetterti di dare un senso diverso al fatto che ti senti brutta e inadeguata.
LA PAURA DEL GIUDIZIO DEGLI ALTRI
Fa parte della nostra vita da sempre e non si elimina mai del tutto. Ma puoi imparare a riconoscerla e a non farti sopraffare. Cos’è davvero la paura del giudizio degli altri e perchè contribuisce a farti sentire brutta e inadeguata? In realtà è una “paura della paura” come la chiama spesso il filologo Igor Sibaldi nei suoi testi: è la paura di provare la paura. Non è un gioco di parole ma l’analisi che ti permetterà di uscirne. In parole povere è il ricordo di una sofferenza che hai già provato, in qualche momento della tua vita magari lontano: essere rifiutata perchè diversa. E non c’è niente di più spaventoso per la nostra piccola mente che non appartenere più al gruppo sociale/familiare che ci sostiene. Quindi, davanti allo specchio, tutto questo si traduce in “non sono come DOVREI essere per piacere e quindi sarò rifiutata” nella tua testa e in un “mammamia che schifo” nella tua bocca. Sapere questo comincia a farti capire che non dipende solamente dal tuo corpo ma dalla paura della paura del rifiuto.
IL BISOGNO DI APPROVAZIONE
Compagno della paura del giudizio, il bisogno di approvazione è uno dei motivi principali per cui ti senti brutta e inadeguata. Dalla notte dei tempi essere approvati dal gruppo di appartenenza ha significato sopravvivere e questo messaggio è codificato dentro di noi. È necessario aderire alle regole condivise e sentire che gli altri, osservandoci, ci riconoscono. Questo vale in ogni ambito della vita (la frase “fai la madre responsabile come..” ti ricorda qualcosa?) ma nel corpo ha la sua dimostrazione visiva. E nello sguardo di chi ti circonda ha la sua conferma.
IL GIUDICE INTERIORE
Terminiamo con la ciliegina: il giudice interiore. Perchè quando ti senti brutta e inadeguata sei tu a dirtelo a gran voce! Eccolo lì il tuo giudice interiore; la voce che ti ricorda che dovresti fare di più, che è colpa tua perchè non sei costante con la dieta, che le tue amiche vanno in palestra. Insomma che tu non meriti di sentirti bella. Se ci fai caso la stessa voce si attiva in tutti gli ambiti della tua vita: non sei una brava madre, una figlia perfetta, una dipendente modello. Sei sempre…poco. Il giudice interiore è un regalo familiare e sociale: non sei nata così. Eri spensierata finchè non ti hanno spiegato che avresti dovuto essere più così e meno colà.

PENSI ANCORA CHE SIA COLPA TUA SE TI SENTI BRUTTA E INADEGUATA?
Gli strumenti che ti ho fornito in questo articolo sono il primo passo per iniziare a porti delle domande diverse e, soprattutto, per smettere di mortificare te stessa. L’accettazione di sè non significa rassegnarsi, ma avere consapevolezza della condizione in cui sei ora, di cosa puoi cambiare e perchè vuoi farlo. L’autocritica spietata non ha mai salvato nessuno, anzi: è il modo principale per sminuirti e fallire. Capire che una parte della tua mente e dei tuoi pensieri ha un controllo enorme sulle tue scelte deve servirti come input per iniziare a guardarti con amore e a cercare una strada che ti faccia davvero felice. Prova a partire da questa domanda: quale dei tre punti che ti ho descritto ti rappresenta di più e perchè? Ti leggo nei commenti e ne parleremo insieme!
TESTI SUGGERITI:
Igor Sibladi, La Disobbedienza, Anima Edizioni 2017